Diletta Leotta intervista Michelle Hunziker e svela: “È disponibile a venire con me in sala parto a tenermi la manina!”

La conduttrice svizzera ha raccontato come ha vissuto le sue gravidanze (e anche quella della figlia Aurora Ramazzotti)

Valeria D'Ignoti Luglio 25, 2023

Diletta Leotta intervista Michelle Hunziker e svela: “È disponibile a venire con me in sala parto a tenermi la manina!”

Michelle Hunziker è stata ospite oggi di una nuova puntata di “Mamma dilettante“.

Il format di Diletta Leotta che ospita sempre mamme famose che condividono le loro esperienze di pre e post parto, ha ospitato la showgirl che ha iniziato a raccontare la sua esperienza:

Parlare di “mammitudine” con una persona che è incinta è sempre particolare perché quando ero incinta io non capivo come mai tutte le donne mi raccontavano solo le cose peggiori. Poi un mio amico psicologo mi ha detto: “Guarda questa cosa ha proprio un nome, si chiama “l’invidia della pancia”. Ci sono un sacco di donne che inconsciamente e non per cattiveria percepiscono che il periodo della gravidanza diversamente. Ma è un periodo di beatitudine. Perché Comunque anche se hai le nausee, anche se non è mai una passeggiata, possiamo dire che è il momento più pazzesco della nostra esistenza.

Poi ha parlato della sua esperienza personale quando le è nata Aurora:

Io avrei fatto 10 figli, non mi sarei fermata. Io ho avuto Auri quando avevo 19 anni ed ero già mamma ero pronta, l’abbiamo voluta. E’ stata desiderata. Però dopo ho iniziato subito a lavorare, quindi non sono riuscita a farne uno dopo l’altro. Ma se non fosse andata come è andata ti dico che avrei 10 figli sicuro. Perché la gravidanza è stata pazzesca, io ero una matta di 19 anni. Io andavo a sciare, andavo a cavallo. Il povero Eros era disperato.

Ma com’è stato diventare mamma da giovane e mamma invece con un’età più matura? A svelarlo è stata proprio la diretta interessata:

Diventare mamma a 19 e mamma a 35 sono due tappe della vita completamente diverse. Quando hai 19 anni sei ancora una bimba e non hai regole e allora ti aggrappi alle regole tu. Io sono svizzera quindi vengo dalla disciplina e mi sono aggrappata a quella cosa lì. Infatti Auri dice sempre: “Mamma era un generale!” perché non le facevo passare niente però dall’altra parte giocavo tantissimo. Io la svegliavo alle 6 e mezza anche di domenica perché dovevo fare un sacco di cose, poi viaggiavo sempre, me la portavo ovunque.

Il rapporto tra Michelle Hunziker e Aurora Ramazzotti è sempre stato un rapporto idilliaco che ad oggi si è fortificato ancora di più con l’arrivo del piccolo Cesare Auguro Cerza:

Adesso il nostro rapporto è incredibile. La nascita del piccolo Cesare è stata un’esperienza che mi porterò per sempre. Mi viene da piangere anche adesso. Vedere come anche la mia Auri è diventata mamma all’istante, appena l’ha visto e lei non era così. Era pronta mentalmente ma aveva tante paure, si è fatta un sacco di domande.

Dopo aver visto nascere il suo nipotino, a Michelle piacerebbe poter assistere a qualsiasi altro parto. Diletta Leotta non si è lasciata sfuggire questa occasione e ne ha approfittato dicendo:

Ti prego, vieni con me il giorno del parto e mi insegni a respirare.

Ed ecco la pronta risposta della conduttrice:

Non me lo dire due volte perché io assisterei ai parti… Ti dico che Auri, lo sanno tutti, ha fatto il cesareo perché poverina ha indotto troppo presto perché erano tutti spaventati dal peso di Cesare ma tante volte fanno delle previsioni e sembrava fosse 3 chili e 8. Lei non mollava, voleva farlo naturalmente. E’ stata bravissima.

L’intervista molto sincera di Michelle Hunziker è poi proseguita:

Ogni mamma però ha una storia, in tutto. Non si può giudicare perché ci sono le libere professioniste che se non lavorano non guadagnano. Quindi partoriscono, se hanno la fortuna di star bene non prendono la maternità e, come ho fatto io, dopo 4-5 giorni si mettono in pista. Io ho partorito durante Striscia la Notizia, mi ha sostituito il Gabibbo qualche giorno ma poi sono tornata. Ma ho anche precisato che non andavo a lavorare alle 6 del mattino e tornavo alle 6 di sera. Ho allattato anche per 7 mesi e tiravo il latte prima di andare a Striscia ma non era il lavoro in cui si faceva fatica, dai. Sia per Sole, sia per Celeste.

Poi la neo nonna ha così concluso:

Ogni figlia che è nata era una volta in più che scoppiava il cuore perché poi è molto interessante vedere come quando nasce il primo figlio e dici: “Ma io posso amare un essere nel mondo così come amo questo esserino qui, avrò la capacità di amare un secondo figlio?”. E invece poi nascono e capisci quanto il cuore abbia spazio, ne puoi fare 10 e amarli tutti con lo stesso trasporto. Ognuno di loro è un universo a sé. Cesare è come avere un bambino tuo però non è uscito da te. E’ una sensazione difficile da spiegare. Percepisci che è famiglia, che è tuo ma non è tuo, è stranissimo.

 

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