Giovanna Sannino racconta a Verissimo il doloroso momento dell’arresto del padre

L’attrice di Mare Fuori ha parlato anche dell’amore che la lega a Gaetano Migliaccio e…

Giusy Aprile 20, 2024

Giovanna Sannino racconta a Verissimo il doloroso momento dell’arresto del padre

Questo pomeriggio Giovanna Sannino, una delle protagoniste più amate di Mare Fuori, è stata ospite per la prima volta nel salotto di Verissimo.

Ai microfoni di Silvia Toffanin la giovanissima attrice ha parlato del suo compagno, Gaetano Migliaccio, conosciuto sul set della popolare serie televisiva:

Lui è un uomo gentile. Gaetano è un uomo d’altri tempi. Sembra uscito da un film dell’800. Ha un animo antico. Quando l’ho incontrato, non ero in un momento felice, uscivo da una storia che mi aveva cambiata, raffreddata. Non ero pronta a un nuovo amore. Lui ha avuto molta pazienza con me, mi ha corteggiata per cinque mesi. Mi piacerebbe che i miei figli avessero un padre come Gaetano.

La Sannino ha poi raccontato di un capitolo doloroso della sua vita, l’arresto del padre:

Una mattina i Carabinieri hanno bussato a casa mia e si sono portati via mio padre. Stavo capendo che stava succedendo qualcosa di non bello, però non mi spiegavo il motivo. Mio padre è stato un mese e mezzo agli arresti domiciliari e dieci giorni in carcere. L’accusa era corruzione. Alla fine ha patteggiato.

Qual era l’accusa? L’accusa era corruzione per un viaggio che noi avevamo fatto, ma che non è mai stato prenotato nell’agenzia che era stata diciamo nominata dall’accusa. Ma se questa situazione è tanto confusa mi sono apparsi subito chiare dalle carte delle cose chiarissime.

Ovvero che mio padre faceva parte dell’amministrazione di questo paese della periferia napoletana e il comune non aveva speso soldi e nell’agenzia mio padre non era mai entrato e nel momento dell’arresto mio padre non era più sindaco da mesi oramai. Viene arrestato per paura di reiterare il reato. Ma che reato doveva reiterare?

Quando mio padre è tornato a casa dopo il patteggiamento ha deciso di parlarne con me. Lui ha patteggiato perché era il modo più veloce per uscire da questo incubo. Ora lui sta bene. L’abbiamo presa come un’esperienza che ci ha fatto crescere.

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