Isola 15: l’opinione di Chia sulla diciannovesima puntata

Chia Maggio 22, 2021

Isola 15: l’opinione di Chia sulla diciannovesima puntata

Tocca essere onesti, quest’edizione dell’Isola è un vero flop. Chiaro, netto, inesorabile.

Innanzitutto troppe, troppe, ma proprio troppe puntate, che se becco chi ha avuto la malsana idea di copiare il doppio appuntamento settimanale dagli spagnoli gli mando Akash Kumar a casa, come premio. Una puntata a settimana BASTA E AVANZA. E basta e avanza quando il reality funziona (come il Gf Vip 5 che – malgrado la conduzione di Affonzo a me poco gradita – è stato oggettivamente un successo, ma lo sarebbe stato forse ancor di più con una sola diretta a settimana, che avrebbe evitato l’effetto indigestione), figuriamoci quando non ingrana proprio.

Isola 15: l’opinione di Chia sulla diciannovesima puntata

Ma poi fossero state almeno divertenti, tutte ‘ste puntate. Su diciannove che ne abbiamo viste finora, se ce ne sono state 4 o 5 che non ci hanno fatto venire l’abbiocco entro le 23 è già tanto. Tutte le altre sono state un’inutile sequela di prove infinite che hanno levato tempo prezioso ai beceri catfight tra naufraghi in Palapa. E, trattandosi di un reality e non di un game show, questa è FOLLIA. Ma follia vera. Roba che a ‘sto punto conveniva rifare Giochi senza Frontiere senza scomodare nemmeno quei poveri honduregni in tempo di pandemia.

Tra tutti i numerosi problemi di quest’Isola 15, comunque, per quanto mi riguarda i più gravi sono due: la conduzione e i favoritismi.

Isola 15: l’opinione di Chia sulla diciannovesima puntata

Aspettavo il ritorno di Ilary Blasi come un bimbo aspetta Babbo Natale il 25 dicembre. Dopo sei mesi in compagnia di Signorini non vedevo l’ora di qualcuno meno servile, meno populista e più cinico, al timone di un reality. Ma PORCA MISERIA che delusione incredibile è stata, a ‘sto giro. Ricordavo una Blasi quasi perfetta, nelle tre edizioni del Gf Vip che ha condotto. Priva di preferenze e di timore reverenziale nei confronti dei concorrenti, abbastanza sveglia e ironica da far filare le puntate lisce come l’olio. Ma quella che vediamo nello studio dell’Isola 15 non è che una versione appannata di quella Ilary, ahimé.

In primis perché stavolta le preferenze le ha eccome, e non si impegna manco troppo a nasconderle. In secondo luogo, perché amo le persone dissacranti alla Costantino della Gherardesca, ma quando lo sono un po’ con tutti, però, non solo con quei due o tre figli della serva. Terzo, perché di spontaneo le sono rimaste giusto le (evitabilissime) perculate, tutto il resto è frutto di un gobbo scritto pure male.

Isola 15: l’opinione di Chia sulla diciannovesima puntata

Non ha ritmo, le manca totalmente la capacità di cavalcare sadicamente le dinamiche più succose, quando si accanisce su qualcuno pare una bulletta di periferia e soprattutto ha quell’aria perennemente scocciata che sembra sempre che ce sta a fa ‘n favore, e non che è super pagata per fare quello che manco le riesce più bene. E poi ha pure il barbaro coraggio di sfottere Massimiliano Rosolino, oh.

Per carità, che Rosolino si impappini spesso e volentieri lo vediamo tutti. E una battuta qua e là ci sta pure, figuriamoci. Ma, a sua discolpa, va ricordato che non è certo quello dell’inviato il suo mestiere. Stiamo parlando di un campione olimpionico, fiore all’occhiello dello sport italico, che si è prestato alla tv con estrema umiltà ed infinita autoironia. Vederlo sbeffeggiato ripetutamente in mondovisione a suon di “Ti ho messo in difficoltà, Massi?” o “Fariba, se non hai capito fattelo spiegare da Massi” ANCHE NO, su. Specie perché a Ilary converrebbe fare di meno la splendida, che Rosolino riesce ad essere un padrone di casa più gradevole di lei pur impappinandosi, e ho detto tutto.

Isola 15: l’opinione di Chia sulla diciannovesima puntata

L’unica conduttrice perfetta per questo format era Simona Ventura, c’è poco da fare. Ma – ahinoi – ha più volte ribadito che non tornerà mai al timone dell’Isola. E a ‘sto punto, tra il ridicolo populismo di Affonzo e il cinismo selettivo della Blasi, il male minore finisce incredibilmente per essere Alessia Marcuzzi. Che ho sempre trovato troppo buona per quello spietato mondo che dovrebbero essere i reality trash. Ma ammazzare le dinamiche per ammazzarle, almeno lei lo fa per eccesso di educazione e garbo, non perché s’è stufata e c’ha sonno, ecco.

Ma veniamo ai favoritismi, clamorosa spina nel fianco di questa edizione. E inizierei col sottolineare che, mentre Ilary dovrebbe essere super partes, in qualità di conduttrice, gli opinionisti sulla carta sono pagati proprio per dare la loro opinione. E dio solo sa quant’è stato inutile aver inserito nel libro paga di PierSy una come Iva Zanicchi, che passa il tempo a controllare l’orologio – degna compare della Blasi – e quando le viene chiesto per chi parteggia in quel momento se ne esce con “sarebbe scorretto dirlo, potrei condizionare il televoto, no comment“. Quindi che stai seduta lì a fare, di grazia?

Isola 15: l’opinione di Chia sulla diciannovesima puntata

Sta di fatto che di imparzialità in quest’edizione ce n’è ben poca, quindi un’opinione in più o in meno in studio che differenza volete che faccia.

Onestamente i naufraghi di quest’edizione a ruota li ho mal sopportati tutti – chi troppo polemico, chi troppo defilato, chi troppo furbo – e ultimamente li vedo decisamente allo sbando, incluse Miryea Stabile e Fariba Tehrani (che ieri ha fatto una nomination ridicola, tocca essere obiettivi) che finora avevo apprezzato ma ultimamente fatico a comprendere in alcune mosse. Un tutti contro tutti dove in un daytime scoppiano amicizie impensabili e in quello successivo saltano alleanze storiche senza un briciolo di logica, per poi tornare tutti a brindare a tarallucci e vino come se nulla fosse. E noi da casa, che ci perdiamo gran parte di ciò che accade in Honduras, a una certa non capiamo più una mazza.

Ma che quei poracci siano totally in balìa di sfacciati favoritismi che fanno di loro figli e figliastri mi sembra PIU’ CHE PALESE, ecco. E mentre Faribona viene ridicolizzata in ogni puntata (tanto che siamo arrivati al punto che le tocca pure ringraziare quando la lasciano parlare senza interromperla con le perculate, assurdo!) e Isolde Kostner ormai la segue a ruota (visto che ieri sono riusciti a banalizzare il bel messaggio che stava lanciando sulla bellezza delle donne, buttandolo in caciara come se fosse l’ennesima sfarfugliata di Akash), qualcun altro in quella Palapa è decisamente più tutelato. A occhio, proprio.

E sì, mi riferisco proprio a Valentina Persia e Awed, i miracolati di quest’edizione. I due simpa della compa per acclamazione popolare autorale (ma io mi diverto di più con la sabbia nelle mutande, per dire) che casualmente riescono sempre e comunque ad essere protagonisti delle puntate, perché anche quando non hanno discusso o preso a capelli nessuno ci pensa zia Ilary a regalargli la clip divertente e/o strappalacrime per fargli fare un po’ di show ed intenerire il pubblico. E che, soprattutto, godono spesso e volentieri di aiutini dall’alto, nelle prove (dopo i sacchi di sabbia poco proporzionati della Persia, ieri è stato il turno del cordino su quei pali di legno già sistemati ad altezze differenti per ciascun naufrago, cordino che per tutti gli altri era infilato nel secondo buco e solo nel caso del Paciello si trovava al terzo, chissà perché). Ma nonostante questo hanno il barbaro coraggio di lamentarsi se manco così ce la fanno a vincere. E chissà come mai nessuna punizione per quella manina furbetta che ha fatto vincere ad Awed il titolo di super leader, settimana scorsa. Non gli era sfuggita la spifferata sottovoce di Fariba, ma gli è sfuggito il primo piano della mano nella sabbia. Capita, dai.

Ah, a proposito di prove, mi state dicendo che un gruppo di autori appositamente assunti per tenere le fila dell’edizione non è riuscito a pensare a nessun modo che potesse includere anche Faribona nella corsa all’elezione del primo finalista? Perché passi che non si possa giocare la possibilità di diventare leader della settimana, passi pure che sia l’unica a rimanere spesso a pancia vuota quando c’è la prova ricompensa, ma chi l’ha deciso che sia necessaria una prova fisica per decretare un finalista? Non si poteva fare una prova d’astuzia o di logica, chessò, giusto per dare a tutti la medesima chance di spuntarla?

Quando Awed settimana scorsa avrebbe dovuto scontrarsi con un Ignazio Moser che in una prova di forza l’avrebbe clamorosamente stracciato è stato aperto un sondaggio social (col risultato non visibile, certo, sennò come lo magheggiavano poi?). Perché non lo si poteva aprire anche a ‘sto giro? O – senza scomodare l’astuzia e la logica, che per qualche naufrago sarebbe un guaio – una semplice prova del fuoco? Ah no, è vero, in quel caso Faribona l’avrebbe spuntata e non era quello che volevate, me sa.

Alla fine della fiera primo finalista con il 49% dei televoti è stato Andrea Cerioli, e io sono davvero contenta per lui. Primo, perché come regalo di compleanno non avrebbe potuto chiedere di meglio, a ‘sto giro. E secondo perché – pur con tutti i suoi innumerevoli difetti che non fa nulla per nascondere, anzi – a differenza di altri si prende SEMPRE la responsabilità delle sue parole e delle sue azioni, argomentando ogni sua presa di posizione in modo chiaro e coerente.

Non da colpa alle clip per le parole che ha pronunciato come faceva il buon Gilles Rocca, si espone senza defilarsi come fanno AwedAngela Melillo pur di andare più avanti possibile nel gioco e soprattutto non aggiusta furbescamente il tiro solo per recuperare i consensi perduti come una Persia qualunque (che invidio chi ce crede ai suoi ripensamenti su Faribona e Isolde, perché a me paiono tutto fuorché casuali). E per me questo basta a renderlo decisamente meno urticante e più meritevole di tanti altri, là in mezzo.

Ps. Altro che “questa playa spetta di diritto alle donne“, Roberto Ciufoli il mio eroe di Playa Imboscadissima sei tuuu, sei tuuu!

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