Isola 16: l’opinione di Chia sulla quarta puntata

Chia Aprile 1, 2022

Isola 16: l’opinione di Chia sulla quarta puntata

Ognuno di noi ha un particolare talento, più o meno nascosto. Una dote innata, un’inclinazione naturale, una spiccata abilità che lo caratterizza. C’è chi è portato per l’arte, chi ha una voce che incanta, chi eccelle nello sport, chi è un genio della matematica e chi è un mago ai fornelli. I Tavassi, invece, sono decisamente nati per i reality.

Guendalina Tavassi sta al trash come Marcell Jacobs alla corsa. E’ un premio Nobel del disagio quanto Rita Levi Montalcini per la medicina. Lei è proprio il cacio sui maccheroni di qualsiasi programma che ambisca ad extension che volano e beceri catfight. E, a occhio, mi pare che suo fratello Edoardo non sia da meno. Lui lo conosco meno, ovviamente, l’ho visto giusto in qualche stories sui social, ma da quel poco mi sembra assolutamente promettere bene.

Già ieri ha regalato perle che altri manco in due settimane. Lui che nemmeno il tempo di entrare in Palapa che già invocava l’eliminazione di Roger Balduino che gli ha soffiato Estefania Bernal che già vedeva come “madre dei miei figli“. Lui che perc*lava la sorella e il fidanzato Federico Perna perché “non è che fanno discorsi sensati, solo ‘cuore, ti amo!’ o ‘mi manchi’!“. E soprattutto lui che nella clip di presentazione ha definito Guendatutto ciò che mi da fastidio compresso in una donna piena di silicone“.

Isola 16: l’opinione di Chia sulla quarta puntata

Se c’è una cosa che mi fa IMPAZZIRE dei Tavassi è quella meravigliosa capacità – sempre più rara, in televisione – di non prendersi mai troppo sul serio. Sono i primi a sfottersi da soli, a ironizzare, a perc*larsi a vicenda. E questo ai miei occhi li rende merce preziosa, decisamente preziosa. Specie in un programma dove c’è Nicolas Vaporidis che poooorca di quella miseria ma quanto se la sente calda, li mortacci?

Che io stavo ancora ridendo dopo avergli sentito dire in un daytime che “se il pubblico preferisse ancora Carmen e Alessandro rispetto a Clemente e Laura vuol dire che il pubblico predilige la parte gossippara e trash del programma“. Cioè, prooonto? T’appost, o il caldo inizia già a dare alla testa? Stai in un reality show, baby! Se volevi che ai telespettatori interessassi tu che provi a pescare, il casting lo dovevi fare per un documentario di Discovery, gioia, mica per l’Isola!

Ma poi la pesantezza, diamine! Mi era sembrato il più innocuo, durante la prima puntata, ma si è presto rivelato un gatto attaccato ai mar*ni che ve lo raccomando. Guai a contestare le sue parole, guai a mettere in dubbio le sue intenzioni, guai a storcere il naso di fronte ai suoi comportamenti. Pure quel sant’uomo di Alvin è riuscito a contraddire perché “no, non dire che stiamo litigando, però. Ci stiamo confrontando, è un confronto“. Sempre con quell’aria scocciata da luminare della scienza che viene invischiato in sordide tramine popolane.

E in un mondo di Vaporidis che si offendono per essere definiti “registi” quando poi sono i primi a rivolgersi a Vladimir Luxuria utilizzando il maschile (“Bravo“, continuava a dire ieri all’opinionista, prima di quel “Caro Vladimir” che giustamente l’ha fatta sbottare), siate Gustavo Rodriguez che “voglio salutare a due bellissime donne con le quali parlo adesso due volte la settimana, che sono Vladimir y tu Ilary, voglio dire solo questo“.

Gustavo si conferma un uomo con una sensibilità spiccata, e Jeremias uno che non si nasconde mai dietro a un dito. Se ha qualcosa da dire la dice in faccia, a costo di risultato il “capo banda“. E, su un’Isola dove c’è Nicolas (sempre lui, cucciolo!) che nomina Clemente Russo e Laura Maddaloni fingendo di averlo fatto affinché venissero eliminati Carmen Di Pietro e Alessandro Iannoni per il bene del gruppo, quando è evidente che l’ha fatto perché – in ogni caso – lui si sarebbe levato di torno degli avversari temibili, la schiettezza è una dote che apprezzo.

A proposito di Carmen e di Alessandro, c’è qualcosa che non mi torna però. Perché la puntata di ieri è iniziata con venti minuti di clip con gente che sbraitava che “non vi vogliamo sull’Isola“, “Meritate di star fuori bagnati sotto la pioggia!“, “siete egoisti e bugiardi” e “il figlio si nasconde dietro la madre, ma è uguale!“, e poi al momento delle nomination… zero voti. ZERO. Nemmeno una coppia che ha dato seguito a tutta quella insofferenza esternata nei giorni precedenti. Che io capisco che quotidianamente vediamo solo 6 minuti di daytime, e nelle restanti 23 ore e 54 minuti ci possano essere stati confronti e chiarimenti anche lontani dalle telecamere. Però tra il “non servono al gruppo, si lamentano e basta” delle 21.50 a quella unanime assenza di nomination dell’1.20 manca qualche passaggio, eh. Quei “siamo dodici stupidi che diciamo la stessa cosa?” dove sono finiti, nel frattempo?

Che – dopo la riflessione di Vladimir che ha fatto loro notare che “quando tutti quanti si mettono contro un’unica coppia, al di là delle ragioni o del torto, alla fine ci è molto più simpatica la coppia che viene aggredita da tutti!” – abbiano capito l’antifona?

Comunque quello che avevo detto commentando le prime puntate per ora lo confermo. Questa Isola 16 fa esattamente quello che mi aspetto faccia un reality: mi diverte con le trashate, mi intrattiene coi polemicozzi e mi fa fare quelle due risate che mi alleggeriscono la giornata. Non manca proprio nulla, per ora.

C’è l’immancabile querelle su chi si mangia più cocco degli altri, un classicone dell’Isola. Ci sono i concorrenti simpatici come la sabbia nelle mutande, come Roberta Morise che in tre giorni è già riuscita a mettere becco su tutto, creando un po’ di necessaria zizzania. Abbiamo anche gli strateggi (cit.), come Lory Del Santo che zitta zitta tesse la sua tela fingendo sempre di cadere dalle nuvole se qualcuno le muove qualche accusa. Ci sono i momenti emotional, ma senza indugiare su traumi, lacrime e dolore più del necessario, tutto sommato. C’è pure chi vuol farci credere di volersi ritirare, giusto per avere 5 minuti di telecamera in più, ma poi con due paroline del parente di turno guarda caso si rimangia subito tutto.

C’è Ilary Blasi che aizza sagacemente gli animi alimentando i malumori con domande ad hoc tipo “è stata molto dura nei tuoi confronti, ti fa paura il suo atteggiamento?” o sottolineando frecciatine che rischierebbero di passare inosservate dicendo “non l’hai toccata piano, hai detto che è un giocatore!“. Ci sono le coppiette che flirtano e i primi pali che volano (io ferma a quel “voglio il pomodoro giovane, non la passata!” di Jovana Djordjevic su Antonio Zequila). E ci sono Nicola Savino e Vladimir che hanno sempre la battuta giusta al momento giusto, che sono cresciuti a pane e trashate e sanno benissimo dove andare a parare per stuzzicare i naufraghi. Che manca?

Ps 1. Mando un abbraccio ai Cugini di Campagna di cui non abbiamo mai più avuto notizie, ma di cui nessuno si cruccia. Discorso diverso per Patti Bonetti, che ci siamo giocati troppo presto. Quanto potenziale che ci siamo persi, li mortacci della prova del fuoco!

Ps 2. Qualcuno mi fornisca il contatto dell’avvocato di Cicciolina. Che la prossima volta che qualcuno di quelli che si prendono troppo sul serio ci minaccerà di diffida, voglio che sia lui a fargli un pernacchione in nostra vece. Proprio lui, esattamente lui.

Ps 3. Vladi ieri diceva che “non conosco uno che si sia ritirato e che poi non si sia pentito“. Nessuno tranne Flavia Vento, me sa.

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