Le Iene, Elena Di Cioccio: “Ho l’HIV, da 21 anni sono sieropositiva. All’inizio ho avuto paura di morire, poi…”

Il toccante monologo della storica Iena

Valeria D'Ignoti Marzo 29, 2023

Le Iene, Elena Di Cioccio: “Ho l’HIV, da 21 anni sono sieropositiva. All’inizio ho avuto paura di morire, poi…”

Elena Di Cioccio, ospite ieri 28 Marzo a Le Iene, si è finalmente liberata di un grande peso e segreto, rivelando al mondo intero di essere sieropositiva.

Lì, proprio dove per lei tutto è nato, dove ha lavorato per tantissimi anni come inviata, ha voluto ancora una volta essere sé stessa. L’attrice ha scelto lo spazio dedicato al monologo, dove molti personaggi noti al grande schermo, portano in scena una sorta di lettera aperta al pubblico. Parole che mirano a lanciare un messaggio e una morale importante, di grande impatto emotivo.

Ecco le parole che ha utilizzato per confessare il suo grande segreto:

Ciao, sono Elena Di Cioccio, ho 48 anni e da 21 sono sieropositiva. Ho l’HIV, sono una di quelli con “l’alone viola”. Ero molto giovane quando questa diagnosi stravolse completamente la mia vita. All’inizio ho avuto paura di morire e poi di poter fare del male al mio prossimo. “E se contagi qualcuno?“, mi dicevo, “Io non me lo perdonerei mai”. Non è mai successo, non ho mai contagiato nessuno e non sono morta.

Il toccante monologo poi è così continuato:

Invece in questi 21 anni, mentre le terapie mi consentivano via via di vivere una vita sempre più normale, ad uccidermi è stata una smisurata vergogna di me stessa. Ho vissuto la malattia come se fosse una colpa. Pensavo che tra me e l’altro, la persona peggiore fossi sempre io. Mi sentivo sporca, difettosa. Avevo timore di essere derisa, insultata, squalificata dal pregiudizio che ancora esiste nei confronti di noi sieropositivi. Così per difendermi, ho nascosto la mia malattia iniziando a vivere una doppia vita: una sotto le luci della ribalta e un’altra distruttiva e depressa. Ma una vita a metà non è una vita. E ho capito che ne sarei morta se non avessi fatto pace con quella parte di me.

La conduttrice ha voluto così concludere, lanciando un importante messaggio:

Io sono tante cose e sono anche la mia malattia. Oggi sono fiera di me, non mi vergogno più e l’HIV è molto diverso da come ve la immaginate. Io non sono pericolosa, sono negativizzata e finché mi curo, io non posso infettare nessuno. Potete toccarmi, abbracciarmi, baciarmi e tutto il resto. Se volete continuare ad avere paura, io lo accetto. Però girate lo sguardo verso il vostro vero nemico: l’ignoranza.

QUI anche il servizio dedicato a lei, dove si racconta come non ha mai fatto.

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