Lorenzo Fragola: “Io contro Fedez? Non ho mai nascosto la mia poca simpatia per lui, però non mi va che…”

Il cantante aveva rilasciato un’intervista al Messaggero per parlare di salute mentale, e alcune sue dichiarazioni sarebbero state strumentalizzate

Valeria D'Ignoti Marzo 5, 2024

Lorenzo Fragola: “Io contro Fedez? Non ho mai nascosto la mia poca simpatia per lui, però non mi va che…”

Le dichiarazioni che Lorenzo Fragola ha recentemente rilasciato al Messaggero.it hanno parecchio fatto discutere.

L’ex vincitore di X Factor infatti sarebbe stato intervistato per parlare di salute mentale e avrebbe avuto l’occasione anche per togliersi un sassolino dalla scarpa nei confronti di Fedez. Ecco cosa ha dichiarato:

Dopo X Factor ho avuto attacchi di panico. Fedez non mi aiutò. Il 90% di chi esce da un talent finisce in terapia.

Queste dichiarazioni hanno sicuramente fatto storcere il naso e in molti hanno iniziato a scrivere al cantautore di non essere stato riconoscente nei confronti del suo ex tutor nel reality. Pronto l’intervento di Lorenzo Fragola che direttamente dal suo canale Instagram ha tenuto a specificare come sono andate realmente le cose:

Questa è bella.
Ieri sera mentre facevo una passeggiata mi chiama un giornalista de  Il Messaggero.it e mi chiede: “Ciao Lorenzo sto facendo un pezzo sulla salute mentale nel mondo della musica , ti andrebbe di parlarmi della tua storia?”. Io, nonostante abbia parlato a lungo dei miei inizi, ho risposto: “Certo.” Pensando che il tema della salute mentale mi sta molto a cuore.

Poi ha proseguito svelando di sentirsi strumentalizzato poi successivamente dallo stesso titolo dell’articolo in questione:

Oggi trovo un pezzo col titolo “Dopo X Factor gli attacchi di panico, Fedez non mi aiutó“. Ora, voglio dire ma scherziamo?
1) gli attacchi di panico sono arrivati molto dopo legati a un lutto personale.
2) alla domanda: ”Fedez ti ha aiutato psicologicamente quando ti faceva da manager?” ho risposto semplicemente “No!” spiegando che non era il suo ruolo e che non centrava nulla. Da qui: “nessun aiuto”. (Non ho mai nascosto la mia poca simpatia per Fedez, però da qui a strumentalizzare le mie parole per questo giochino dell’attacchiamo qualcuno perché va di moda non mi va. Fatelo senza di me, grazie)

Infine ha così concluso spiegando ancora una volta l’essenza del messaggio che avrebbe voluto lanciare:

3) Ci tenevo a fare arrivare un messaggio che è stato completamente lasciato fuori ovvero: sarebbe bello se tutte le case discografiche assumessero uno psicologo e un consulente psicologico per trattare gli artisti. Visto che si tratta di multinazionali che non hanno problemi di risorse e visto che spesso si ha a che fare con talenti molto molto giovani dalla psiche fragile e con una grande sensibilità dietro. Anche perché, gli artisti non sono entità astratte fuori dal mondo e dalla società. Sono soltanto esempi più esposti di ragazzi comuni. Ed infatti, il fatto che se ne parli sempre più spesso anche nel mondo della musica è legato al fatto che questa generazione è combinata tutta così. Siamo in mano a chissà che, diretti chissà dove. L’unica cosa che si può fare è chiedere quantomeno una supporto concreto.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Lorenzo Fragola (@lorenzofragola)

COMMENTI