‘Sanremo 2020’, Diletta Leotta si difende dopo le critiche ricevute nella serata di apertura. Interviene anche la madre

Luana Febbraio 6, 2020

‘Sanremo 2020’, Diletta Leotta si difende dopo le critiche ricevute nella serata di apertura. Interviene anche la madre

Dopo le critiche che l’hanno coinvolta negli ultimi giorni per il suo monologo sulla bellezza a Sanremo durante la prima serata (come vi avevamo raccontato in QUESTO post), oggi Diletta Leotta si è difesa ospite a Storie Italiane su Rai Uno, in collegamento dalla città ligure e ha puntualizzato alla conduttrice Eleonora Daniele:

 Non volevo suscitare né critiche, né polemiche, ma raccontare alcune cose che nella vita mi sono successe per davvero, cioè l’affetto per mia nonna, e il focus non era sulla bellezza, ma sul tempo che passa, però purtroppo tutti hanno capito solo una parte del monologo.

Ed ha aggiunto:

In realtà era un discorso che preso nella sua interezza era molto chiaro e non mi aspettavo che non fosse capito. […] Comunque nel bene o nel male l’importante è che se ne parli.

Alla domanda diretta invece se si promuove o meno dopo questa esperienza ha dichiarato:

Mi promuovo perché non sono ne un’attrice e ho fatto il monologo, ne una cantante e canterò, ne una ballerina e ballerò. Voglio mettermi in soltanto in gioco.

La Daniele a differenza di molti ha apprezzato molto il monologo della Leotta, cosi come Vladimir Luxuria che l’ha trovata a sua agio sul palco; complimenti anche da parte degli altri ospiti presenti in studio che l’hanno trovata sciolta sul palco dell’Ariston, con una buona dizione e elegante e raffinata relativamente ai look scelti. Qualcuno ha insinuato invece come in realtà le calzi meglio il ruolo di showgirl rispetto a quello di giornalista o comunque di conduttrice e a tal proposito ha voluto puntualizzare:

Non sono giornalista. Non sono iscritta all’albo ma sono una conduttrice, cosi ho anche la possibilità di utilizzare i social.

A questo punto è stata la conduttrice stessa a chiederle che voto si darebbe in generale ma la risposta della Leotta non si è fatta attendere:

Mi darei un 6 ma è ancora un voto provvisorio perché la mia esperienza al Festival non si è conclusa.

Inoltre Diletta, intervistata dal Corriere della sera ha voluto specificare come secondo il suo punto di vista l’avrebbero comunque criticata, paragonando il suo momento televisivo completamente diverso rispetto a quello di Rula Jebreal che raccontato una storia tragica a reale:

Forse sarebbe stato meglio non essere nella stessa sera di Rula Jebreal, ma mi avrebbero criticata comunque. La sua è una storia vera e tragica. Il mio un momento ironico e, come me, autoironico. A me se mi fanno le canzoncine come ai calciatori mi diverto, ma quando vanno oltre bisogna farglielo capire. Una volta all’accoglienza calorosa di una curva ho risposto con il pollice alzato. Quando hanno iniziato a gridare “fuori le tette” l’ho girato in giù.

Ed è tornata anche sull’argomento ‘ritocchini’ con una puntualizzazione:

Se uno ha voglia di farsi qualcosa per sentirsi meglio sono d’ accordo. Anzi gli offro un suggerimento: mio fratello è un chirurgo bravissimo. Quando hai in casa uno così ci fai ricorso. Il ritocco per me non è paura di invecchiare, ma sistemare difetti che mentalmente non ti fanno stare bene.

A difendere Diletta ci ha pensato pure la mamma Ofelia Castorina che sui social, in un lungo post su Instagram ha scritto:

Non dobbiamo avere paura di perdere la bellezza della gioventù col passare del tempo, perché e’ una componente effimera, forse importante, ma non determinante, se riusciamo nel corso del nostro percorso di vita ad avere degli obbiettivi, a raggiungere i nostri sogni, a realizzarci che sia il lavoro, la famiglia, o qualunque cosa desideriamo per valorizzarci raggiungeremo sicuramente una serenità interiore attraverso i sacrifici che solo noi donne sappiamo affrontare.

Ed ha affermato a gran voce come a volte risultino proprio le donne le peggiori odiatrici:

Come al solito siamo proprio noi donne le peggiori odiatrici, le peggiori nemiche di noi stesse, ci facciamo prendere non so da cosa. Il monologo di Diletta voleva essere un inno ironico rivolto a tutti, specialmente alle giovani donne, alle ragazze, per spronarle a studiare a fare sacrifici pur di realizzare i propri sogni. Una grande delusione assistere agli attacchi di donne, giornaliste e donne dello spettacolo, tutte donne, anche donne che contano, che si fanno sentire, attacchi verso una giovane ragazza che vuole trasmettere un messaggio positivo, che ha avuto con ironia il coraggio di invecchiarsi davanti al mondo intero, invece di essere solidali, di rafforzare tutte insieme il nostro diritto a non essere solo belle, ma a guardare oltre, a valori più profondi basati sulla famiglia e sulla realizzazione professionale, invece di combattere e unirci tutte insieme per dare a noi donne voce, il diritto di andare a testa alta, di essere forti, di non avere paura del tempo che passa, tiriamo fuori bassezze come il rifarsi, la chirurgia, cattiverie da peggiori hacker, forse così si tira fuori la propria insoddisfazione, la propria rabbia, con cattiveria, cattiveria rivolta anche contro mia madre, una nonna che ha amato la famiglia e che attraverso cose semplici come una crostata al mandarino fatta con amore insieme ai suoi nipoti, ci ha trasmesso valori forti che vanno oltre l’aspetto fisico. Una grande delusione, non siamo capaci di unirci per rafforzare il nostro diritto ad essere donne tutte insieme diversamente belle, siamo noi le prime a non guardare oltre la facciata esterna, cosa pretendiamo, oltre c’è molto di più.

QUI potete rivedere l’intervista di Diletta a Storie Italiane

E voi cosa ne pensate?

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