Temptation Island 9: l’opinione di Chia sulla terza puntata

Chia Luglio 13, 2021

Temptation Island 9: l’opinione di Chia sulla terza puntata

Io vorrei fare solo una domanda, alle sei coppie di Temptation Island 9. E a ben pensarci anche a tutte le migliaia di coppie che Raffaella Mennoia ci ha raccontato che si sono presentate ai casting, e che quindi immagino condividano – chi più, chi meno – il disagio delle sei prescelte. Una domanda semplice, tutto sommato, ma di cui mi incuriosiscono le risposte. E la domanda è: perché?

Perché state con qualcuno di cui a stento sopportate la vista, figuriamoci il resto? Perché condividete il letto con chi di voi non ha stima né rispetto? Perché portate avanti una storia d’amore che dell’amore non ha manco più il retrogusto, ormai? Perché vi ostinate a far funzionare qualcosa che palesemente non funziona da mo (o, peggio, non ha mai funzionato)? Perché andate a convivere con qualcuno che manco s’accorge che state al mondo? Perché scegliete deliberatamente, scientemente e tenacemente di essere DANNATAMENTE INFELICI?

Temptation Island 9: l’opinione di Chia sulla terza puntata

Perché giuro che non lo capisco, davvero. Cioè, io lo immagino che – specie di fronte a storie particolarmente lunghe, magari complesse, probabilmente pregne di avvenimenti che hanno lasciato il segno, nel bene o nel male – non sia affatto semplice darci un taglio. Da fuori è sempre più facile essere drastici, netti, irremovibili. Da certe situazioni bisognerebbe passarci per capirne appieno tutte le sfaccettature, e ok, questa ve la do buona. Però dai, a tutto c’è un limite.

Ed io con quel livore e con quella rabbia – descrivendone i mille beceri difetti senza citare mai alcun pregio – non parlo nemmeno dei miei peggiori ex, figuriamoci di qualcuno con cui sto insieme. Siamo onesti, su. A fianco a voi potrebbe esserci davvero l’essere più disgustoso del mondo, quello che non vi da attenzioni, quello che vi umilia, quello che vi fa sentire perennemente sbagliati, quello che vi ha traditi, quello che non vi merita. Ma finché continuate a starci insieme nonostante tutto lo schifo di cui parlate (con quella foga, poi), l’errore sarà sempre vostro.

Temptation Island 9: l’opinione di Chia sulla terza puntata

Qua i casi sono solo due: o non siete così tremendamente infelici come vi descrivete di fronte ad una massa di illustri sconosciuti in prima serata su Canale 5, ma ci mettete tutta quell’enfasi per costruirvi il personaggio (ed in questo caso è raccapricciante sentirvi parlare del partner come il peggior coglionazzo sulla faccia della terra, seppure il vostro scopo sia quello di campare con tisane detox e codici sconto), oppure siete davvero così infelici come sostenete (ed in questo caso i coglionazzi siete voi).

Stare con qualcuno dovrebbe essere un valore aggiunto, un plus che rende la vostra vita ancora più bella di quello che già dovrebbe essere di suo, quando sapete dare a voi stessi il valore che meritate e non vi accostate al primo carciofo che passa. Perché da soli state una favola, e se qualcuno vuole mettersi al vostro fianco è per farvi stare ancora meglio, al massimo. Non sicuramente peggio. Ma il punto è proprio quello, che fin troppo spesso la gente da sola non ci sa stare. E allora si accontenta di qualunque cosa passi il convento, anche a costo di annullarsi, reprimersi e passare il resto della propria vita a rinfacciarsi di tutto. Ma davvero il terrore di stare da soli batte il condannarsi ad essere infelici?

Temptation Island 9: l’opinione di Chia sulla terza puntata

Prendiamo per esempio Claudia Venturini e Stefano Socionovo, che nella puntata di ieri hanno lasciato il villaggio insieme, felici e pronti per il banchetto di nozze del 7 agosto. Dopo tutto quello che lei aveva detto di lui. E dopo tutte le saccagnate che quel povero pouf s’era preso da lui. Come se nulla fosse successo. Come se tutto il terrore negli occhi di lei all’idea di passare il resto della sua vita con lui ce lo fossimo immaginati noialtri stronzi da casa. Come se quel filino di rabbia repressa di lui (che non so voi, ma io – quando Ste, vedendo la clip di Claudia che diceva al tentatore che le sfiorava la coscia “Sono freddolosissima“, ha risposto “Vieni qui che ti scaldo io” – ho avuto un brivido lungo la schiena…) fosse normale. Tutto resettato, spazzato via con un colpo di spugna, puff!

Dopo averlo descritto come un estraneo che le trasmette pesantezza, che non le mancava mancoperuncazzo, che in casa nemmeno se la fila sempre preso a lavorare com’è, che nell’intimità le pare un vecchio perché ormai lo facevano solo in camera, che si addormenta random, che non la fa sentire se stessa, che non vede come il padre dei suoi figli e soprattutto dopo aver precisato che “Non voglio tornare in quel cazzo di angolo in cui sono stata nell’ultimo anno” le è bastato vederlo piangere come un bimbo in una clip perché “tornava a casa e io l’aspettavo a braccia aperte, ci abbracciavamo ed è tanto che non lo facciamo” per tornare improvvisamente sui suoi passi. Per accorgersi che forse qualche mancanza l’ha avuta anche lei, a partire dall’incapacità di scusarsi persino quando ha torto marcio, orgogliosa e testarda com’è. E per abbandonare il programma tra le sue braccia, nemmeno avessero davvero risolto i loro (innumerevoli) problemi.

Le è bastato “guardare quegli occhi marroni bellissimi” per riscoprirsi super convinta di volerlo raggiungere all’altare. Checché ne avesse detto fino a quel momento. E nonostante quello sguardo perennemente terrorizzato che nemmeno l’ostaggio di un serial killer è così atterrito. E alla fine oh, contenti loro contenti tutti. Ma posso dirvi che non li invidio nemmeno un po’?

Pure gli altri non sono messi meglio, comunque.

Floriana Angelica è pesante, ma Federico Rasa è peggio. Perché lei sarà superstiziosa, eccessivamente monotona (tanto da mettere il timer anche ai “Ti amo” e alle zompate a letto), troppo casalinga e incredibilmente sciatta quando non deve uscire (e a quanto pare non esce mai), ma – nonostante quel mood da nonna Abelarda – ricordiamoci che ha 21 anni. Oggettivamente passiva, succube e noiosa, ma pur sempre una ragazzina. In balìa di uno che se la fila solo se lei si acchitta da pornostar (per stare in casa a spolverare, ovviamente, non certo per uscire perché in quel caso la fa conciare come una homeless) e lo manda affanculo per farlo penare un po’, per altro. Peggio me sento.

Se lui (che di anni ne ha 34 anni, non esattamente di primo pelo) pensa che “non mi fa più ridere, non mi fa più star bene” dovrebbe cacciare gli attributi e lasciarla, anziché descriverla come un accollo dal quale non sa più come liberarsi. Altro che “se l’infelicità degli altri è causata da me ci sto male, non la lascio per non ferirla“. Tira fuori ipppalll (cit), diamine! Che lei mi sa fin troppo di brava ragazza, ma che sia debole è palese. E checché ne dica, quel “se non ha le palle di lasciarmi lui lo faccio io” sappiamo bene che non accadrà mai. Perché se Floriana passa le giornate all’Is Morus Relais a soffrire le pene dell’inferno ad ogni clip che riguarda Federico è solo perché resta in paziente e statica attesa di dimostrazioni da parte di lui. Che sappiamo bene non arriveranno mai.

Alessandro Autera è ridicolo, ma Jessica Mascheroni è peggio. Lui è così vanesio, convinto ed egoriferito (nonostante sollevi dei manubri che i miei sacchetti della spesa dell’Esselunga sono sicuramente più pesanti, e tutta la sbatta a riso, pasta col tonno e petto di pollo gli abbia regalato niente di più di un fisico da giocatore di biglie, altro che quell’incredibile Hulk che si dipinge da solo) da risultare discretamente comico (e il fatto che – quando tocca a lui – la colonna sonora viri improvvisamente dal drama alla perculata la dice lunga). Uno spaccone incredibile che passa tutto il tempo nel villaggio ad ostentare Range Rover che brillano, collane d’oro da 2kg e vacanze in ogni parte del mondo mentre descrive lei come una viziata che mantiene da 7 anni. Ma si vede che la ama, egocentrismo a parte la ama eccome. E’ che mi sembra palese che sia lei a non amare più lui.

Non tanto perché dice di non sentire più gli stimoli, il fuoco e la passione bruciante. Nemmeno perché ridacchia quando ammette di essere lei a non aver voglia di lui, perché “magari ho un blocco, ma non mi va“. Neppure quando afferma di non avere la minima intenzione di sposarlo o farci figli al momento, perché “io non mi sposo con uno che poi mi separo“. Ma perché il comportamento che ha con Davide Basolo mi sembra più che eloquente, ecco. Specie da parte di una che non si è certo dimenticata di essere ripresa 24/7, tanto da ricordarlo anche alle altre. E quegli strusciamenti e quella malizia da parte di una che “vorrei avvicinarmi ma è ovvio che non lo faccio perché qua ci filmano” valgono pure doppio.

Manuela Carriero è recidiva, ma Stefano Sirena è peggio. Ed è peggio pure di Alessandro e Federico, eh. Perché si sente stocazzo come il primo e descrive la sua donna come una palla al piede uguale uguale al secondo. Ma lo fa con una cattiveria, con un rancore, con una frustrazione così tracotanti che alla fine un po’ mi fa pure pena. Così represso che se la prende pure con le fidanzate altrui, così rabbioso che trascina persino gli altri fidanzati a dare delle “stupide“, “insicure” e “fallite” alle proprie compagne. Si atteggia a fenomeno a cui non fregauncazzo se Manuela c’è o non c’è, ma non appena parte una clip dove lei sta tra le braccia di Luciano Punzo rosica così vistosamente che nemmeno la sua inspiegabile autostima riesce a nasconderlo.

Una relazione che definirla tossica è farle un complimento. “Lui fa uscire la parte peggiore di me“, “E tu di me“. “E allora lasciami!“, “No, lasciami tu!“. “Io lo dovevo lasciare da un pezzo, prima dei tradimenti“, “Pure io“. Ma manco alle elementari tanta miseria, oh. Lei che pensa di non aver mai commesso errori e che crede che tutto le sia dovuto solo perché gli ha perdonato (ma anche no, me sa) i tradimenti toppa alla grande, ma lui è davvero uno degli elementi peggiori di questa edizione. Mai che perda l’occasione per denigrarla, mai che manchi di sottolineare quanto si vergogni di lei, mai che smetta di essere fastidiosamente strafottente. Ma da uno che nel giorno del tuo compleanno si iscrive a Tinder, che – non pago del biglietto che diceva “merito di essere lasciato, ti capisco” – te ne scrive un altro che recita “non c’è bisogno di San Valentino per festeggiare l’amore, l’amore si fa” e che se sta con te è “perché mi dispiace” davvero qualcuno si aspettava qualcosa di diverso?

In tutto ciò gli unici sui quali continuo a riporre un briciolo di speranza sono Natascia Zagato e Alessio Tanoni. I cui discorsi mi impegno a seguire con attenzione, nonostante lui sia così bono da mettere a rischio la mia capacità di concentrazione. Specie perché di questi due si finisce sempre per parlare all’una di notte, mortacci de Pippo. Solo loro non si insultano, solo loro me paiono normali, solo loro si stanno mettendo realmente in gioco sfruttando i rapporti con i single non per sfogare i propri desideri a lungo repressi ma per analizzare le reali problematiche della propria relazione.

Certo, qualche bordata l’un l’altra se la tirano anche loro, e a sentire parlare lei non è manco detto che escano insieme da quel villaggio. Ma ho come l’impressione che – a giudicare dalla concorrenza degli altri fidanzati là dentro – non sarebbero poche quelle che pagherebbero pur di fare cambio. Iniziando col dare ad Alessio le attenzioni e le coccole di cui sente la mancanza, per esempio.

COMMENTI