Verissimo, Costantino Vitagliano spiega quale rara malattia l’ha colpito: “Sono in pericolo quotidianamente, non si sa come andrà”

L’ex tronista ha parlato del lungo ricovero in ospedale: “La mia testa iniziava a pensare ‘ok, sto morendo e non me lo vogliono dire’, sono andato in panico totale”

Renata Gennaio 21, 2024

Verissimo, Costantino Vitagliano spiega quale rara malattia l’ha colpito: “Sono in pericolo quotidianamente, non si sa come andrà”

Costantino Vitagliano è stato ospite di Silvia Toffanin nell’odierno appuntamento con Verissimo, il talk show pomeridiano del weekend in onda su Canale 5.

L’ex tronista di Uomini e Donne ha spiegato come ha scoperto di soffrire di una rara patologia che gli ha stravolto completamente la vita:

Non sto tanto bene, è stato un periodaccio. Mi è cambiata la vita dalla sera alla mattina in un attimo. E’ iniziato quando mi sono rotto il tendine di un dito giocando con mia figlia sul divano. Avevo da sei settimane una stecca e una sera il dottore che mi stava curando mi ha chiesto di andare al pronto soccorso per vedere come stesse andando. Avevo un dolore allo sterno che ho anche adesso. Visto che ero lì mi ha detto di fare un’ecografia e da questa è venuta fuori che avevo una macchia, non sullo sterno ma sull’aorta ombelicale. Quindi sono andati tutti in ansia ricoverandomi subito d’urgenza. Mi hanno fatto una TAC e mi hanno fatto capire che era pericoloso girare con questa situazione.

Io sono andato in panico totale dopo aver vissuto situazioni simili con mia mamma. Mi hanno messo subito nel reparto di chirurgia tumorale e lì sono andato in ansia. Cercavo risposte nei dottori che in quei giorni non mi davano perché neanche loro sapevano. Ho fatto 29 giorni di esami senza avere una risposta. Andavo avanti a morfina perché per non far sbalzare gli esami non potevano darmi quello che sto prendendo oggi che mi fa passare i dolori. Mi sono ritrovato questo stent, che avevo già visto a mia madre, ho perso 12 chili in dieci giorni. Ho iniziato a pensare “ok, sto morendo ma non vogliono dirmelo”. Ho una roba che mi ha fatto pensare fosse finita. Da che la mattina prima ero ad allenarmi poi non potevo più muovermi dal letto.

Sono stato fortunato perché alla fine siamo venuti alla conclusione che non fosse un tumore ma per trenta giorni l’ho pensato, me l’hanno fatto vivere“, ha continuato Costantino, che ha aggiunto:

Oggi devo stare completamente a riposo, sono un autoimmune. Ho questa massa – che non so neanche io come chiamare – che mi fa diventare un’aorta un pericolo quotidianamente. Quindi sono sotto pasticche dalle 8 di mattina con l’agitazione che non sai cosa può capitare da un momento all’altro. Ho iniziato a fare una terapia perché questa cosa comprende tante malattie. E’ una patologia talmente rara che non abbiamo i farmaci, quindi devo andare a cortisone da cavallo, che mi dà dei picchi – che non dovrei avere – di energia, ma devo stare calmo. Fino a momenti down nel pomeriggio. Si è spento l’interruttore e mi sono ritrovato in un’altra vita. Ho tante agitazioni ma devo evitare di alzare la pressione. Devo tenere tutto sotto controllo. Ad oggi ci sono solo tentativi e non una cura. La verità è che non si sa come andrà.

E ancora, Costantino ha raccontato:

Io fortunatamente ho tanti amici ma non ho quello che avevo prima. Oggi non mi interessano tante cose, le vivo in modo diverso anche perché sono spesso in ansia. Sono cose che ti cambiano, anche nel modo di parlare. Mia figlia ha otto anni. Lo sa che non sto bene ma cerco di non farmi vedere male anche se a volte non ci riesco. Cerco di essere ciò che ero ma è difficile. A 49 anni vivo nell’agitazione, nello stress che avevo vissuto con mia mamma ma che stavo superando. Ringrazio i medici, ma ero arrabbiato perché non sapevo. Non potevo vedere mia figlia né fare niente. Sono arrivato al punto che mi volevo strappare tutto e dire “vado via, muoio ma muoio da leone”.

Sicuramente l’età mi ha dato un modo diverso di vedere le cose. Non ho la sicurezza che avevo prima, prima non mi fermava nessuno. Sono diverso, una sera mi hanno schiacciato l’interruttore off dietro. Non avrei mai pensato che mi sarebbe successa questa cosa. Cerco ogni giorno di essere positivo. A mia madre ci tenevo tanto, il suo posto l’ha preso mia figlia. Anche se vuole stare di più con la mamma essendo femmina ed è giusto così. Me la godo nei tempi che ho.

 

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