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Verissimo, Manuel Bortuzzo: “Lulù mi diceva ‘smettila di dire caz*ate sennò ti ammaz*o’, le avevo dato la possibilità di riprovarci ma…”

L’ex del Gf Vip ha aggiunto: “L’ho denunciata perché doveva prendere consapevolezza del fatto che dovesse starmi lontana, non la volevo più”

Stefania S 27/04/2025

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Manuel Bortuzzo è stato uno degli ospiti della puntata odierna di Verissimo. Il giovane nuotatore si è lasciato andare confessando in esclusiva alcuni retroscena sul caso che l’ha reso protagonista nelle ultime settimane.

L’ex Vippone della sesta edizione del Grande Fratello Vip proprio nella casa aveva iniziato una storia d’amore con la coinquilina Lulù Selassiè. Tra altri e bassi i due, terminata l’esperienza televisiva, avevano poi continuato la relazione lontano dalle telecamere.

Dopo poco però è stato proprio Bortuzzo a pubblicare un comunicato Ansa nel quale annunciava la fine della sua storia d’amore con Lulù.

I due ex Vipponi sono tornati al centro del gossip a dicembre 2024 lasciando tutti di stucco: Manuel ha denunciato la sua ex Lulù, accusandola di stalking e minacce. La sentenza definitiva del Gup di Roma, avvenuta ad inizio mese, ha poi condannato ufficialmente Lulù:

Il gup di Roma ha condannato ad 1 anno e 8 mesi (pena sospesa), Lucrezia Hailé Selassiè, sedicente principessa etiope, accusata di stalking ai danni di Manuel Bortuzzo, il campione di nuoto paralimpico che era presente oggi in tribunale. La donna è accusata di avere perseguitato Bortuzzo per mesi, arrivando a minacciarlo di morte se non fosse tornato con lei. Il Pm aveva sollecitato una condanna ad 1 anno e 4 mesi nell’ambito di un processo svolto con il rito abbreviato.

Oggi Manuel ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni nel salotto di Canale 5 ospite di Silvia Toffanin.

Il giovane nuotatore paralimpico ha spiegato perché ha deciso di parlare, questa volta senza peli sulla lingua:

Come è giusto che sia il giorno del processo, giorno bruttissimo perché sono cose che non si augurano a nessuno. Quando poi vivi quello che succede dopo, lo schifo davanti non puoi fare altro che fartele scivolare addosso e non pensarci più.

Manuel ha rivelato che la storia tra i due è andata avanti fino al 25 aprile, poi i sentimenti sono cambiati e ha deciso di lasciarla:

Lei non accetta che sia stata lasciata, mi sono ritrovato costretto a fare un comunicato stampa. A dirle “guarda è vera questa cosa” perchè ho sempre notato che l’aspetto mediatico le interessava molto, dava molto conto all’opinione pubblica. Quindi se avessi fatto una cosa pubblica allora forse sarebbe stata vera. Da lì infatti le cose, quando ha visto che mi sono esposto mediaticamente, sono andate sempre più in basso.

Successivamente Manuel comincia a notare degli atteggiamenti pesanti da parte dell’ex:

Io vado avanti con la mia vita e mi ritrovo ad avere che fare con una ragazza che, inzialmente la giustifichi perché sai una relazione finisce ci provi ancora, fino a che queste cose qui non diventano invadenti per la tua vita. Nel momento in cui io mi ritrovo ogni giorno tante piccole cose: a delle frecciatine che si trasformano a “vengo sotto casa, ti aspetto sotto casa, vado nei posti dove sei mi metto fuori dai ristoranti che tu frequenti perchè magari ti vedo nelle storie che sei lì con loro” diventa invalidante.

Io non ero più innamorato di lei. Il problema è che se una persona poi continua ad insistere in un modo e nell’altro ti porta nella sua malattia e ti porta a credere a quello che dice e che fa e a cedere. Ci sono state delle volte in cui io le ho risposto e non ho mai negato, nell’ultimo periodo, che ci eravamo provati a rifrequentare perchè ti portano a pensare che la follia sia amore e te ne rendi quando sei fuori dai giochi.

Il nuotatore ha ammesso che c’erano dei momenti in cui Lulù riusciva a farlo sentire in colpa per manipolarlo, come quando la ragazza avrebbe minacciato di farsi del male:

Quello ti preoccupa perchè quando vedi una persona sicuramente fragile dire certe cose dici: se la follia può portarti a questo ti preoccupi. Lì devi combattere su come e non sai cosa fare.

Lei poi si è presentata in posti e momenti in cui non doveva presentarsi, non esistono prove in cui io l’ho chiamata per dirle di presentarsi, ci metto la mano sul fuoco.

Nello specifico Manuel racconta dei mondiali di Manchester quando Lulù si è presentata nel suo hotel:

Faccio la mia gara, la sera torno in camera e trovo un bigliettino sulla porta che dice “amore mio sono Lulù, vieni in stanza, piano 10″ dopo che non ci eravamo sentiti. Io non calcolo il biglietto ma poi lei bussa alla porta.

Vado in camera e le dico di non muoversi, sono riuscito a tamponare la situazione io fingevo, io cercavo di proteggerla anche nei momenti in cui lei sbagliava, ci tenevo.

Successivamente i due si riavvicinano:

A novembre ci siamo riavvicinati perché mi chiedeva solo di parlare. A casa sua non ci andavo, lei aveva preso un appartamento lontano da tutti. In quei giorni mi ha dimostrato di essere la persona che io sognavo di volere al mio fianco. Quando la sorella mette i video mentre suono la chitarra io non l’ho mai negato che io e lei ci siamo rivisti. Io le dicevo: se tu sei così, se tu sei questa possiamo anche stare insieme. Ovviamente sono anni in cui io non ero lucido.

Manuel riconosce di non essere stato lucido in quel periodo:

Io mi sono reso conto solo dopo che è stata lei a portarmi ad essere così, adesso che sono lucido neanche io mi riconosco. Lei poi torna ad essere quella di sempre: opprimente, pesante. Io allora dico “allora tu sei questa in realtà, io con questa persona non posso stare, ti ho dato anche la possibilità, per me veramente basta.”

Il giovane ha parlato del brutto espisodio in cui Lulù lo ha minacciato:

Lei è sempre stata convinta che la mia relazione con lei fosse finita per altri motivi, che mio padre non la voleva, i miei amici non la accettavano. Quando io mi impuntavo “guarda che sono io che ho deciso, sono io che non ti voglio, sono io che non sto bene se sto con te in questo momento. Lei mi diceva: “semttila di dire caz*ate sennò ti ammaz*o” lei aveva il controllo dei miei sentimenti e di ciò che provavo.

 

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L’episodio più clamoroso è stato quello di Madeira, durante gli Europei:

Giorno prima delle finali, torno in hotel stesso bigliettino sotto la porta di Manchester “sono in stanza” ovviamente non vado, anche per rispetto suo non dico di nuovo nulla. Dopo mezz’ora di nuovo, bussa e questa volta è stata diversa comincia ad insultarmi “tu mi hai fatto passare per pazza”.

Il capitano che era in stanza con me mi ha convinto a portarla dentro e ci mettiamo in bagno e lì mi ha alzato le mani. Io non l’ho mai vista così, è una cosa che non si fa non si alzano le mani. Io rimango scioccato, fermo. L’ho presa per il polso e l’ho accompagnata fuori e le ho detto: “ci vediamo in tribunale” e l’ho denunciata.

Ha affermato che la denuncia era l’unico modo per chiudere la situazione:

Era l’unico modo per tenerla lontana, anche per non farle fraintere le cose, se ti metto davanti una cosa del genere è perchè è vera, reale. Lei doveva prendere consapevolezza del fatto che dovesse starmi lontana, non la volevo più.

 

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Bortuzzo è molto provato da questa storia:

Questa storia mi ha fatto perdere fiducia, è stato stressante nel momento in cui vedo un’esposizione mediatica della mia relazione mi viene l’ansia, non è una cosa bella. Faccio il percorso con uno psicologo, per attacchi miei d’ansia.

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