Gossip

Aurora Ramazzotti, la dura reazione dopo la paparazzata di Giulia De Lellis in dolce attesa: “Accanimento e mancanza di rispetto che fa schif*!”

La giovane conduttrice ha pubblicato un lungo sfogo social: “Non potete sapere il perché del silenzio di una donna, e non vi riguarda”

Valeria 30/04/2025

article-post

Aurora Ramazzotti è intervenuta sui social condividendo un lungo sfogo in seguito alla paparazzata che ha visto come protagonista Giulia De Lellis con un bel pancino in vista. Le foto, targate Chi, hanno subito fatto il giro del web e a intervenire è stata la diretta interessata (CLICCA QUI per leggere cosa ha detto). 

Ma non solo Giulia, anche Aurora ha voluto mostrare il suo supporto alla De Lellis che, probabilmente non era ancora pronta ad annunciare al pubblico la sua gravidanza. Ricordiamo infatti che, tempo fa, la stessa sorte era toccata proprio alla figlia di Michelle Hunziker che, poco dopo aver scoperto di essere incinta, aveva visto la notizia trapelata proprio sul settimanale Chi, senza che lei volesse ancora annunciarlo pubblicamente. Ecco cosa ha scritto la figlia di Eros Ramazzotti: 

Vi siete mai chiesti perché una donna non comunica la gravidanza in genere non prima del terzo mese? Se la risposta è sì allora saprete che è perché prima del terzo mese potrebbero accadere le seguenti cose:

1 si potrebbe perdere il bambino (e succede a circa il 10-15% delle gravidanze)

2 si potrebbe, per motivi che non devono essere spiegati, voler terminare la gravidanza 

3 ci si vuole tutelare emotivamente in quanto può essere un momento di grande confusione e non sempre ci si sente come gli altri vorrebbero ci si sentisse

Allora come mai continuiamo imperterriti a invadere questo spazio così intimo e anche presumibilmente delicato che le donne si riservano? forse perché siamo ancora convinti che i loro corpi siano in effetti affar nostro? 

Aurora ha poi proseguito:

Non mi sembra che avvenga lo stesso processo quando un uomo famoso si ammala. Eppure stiamo sempre parlando di una sfera privata e sanitaria. Chi lavora con la propria immagina da sempre regala al pubblico una parte di sé. Una parte minima, spesso artificiosa, talvolta simile alla realtà ma mai totale. Sarebbe impossibile anche volendo rendere tutti partecipi della complessità di un individuo ed è abbastanza comprensibile che alcune cose debbano essere lasciate al di fuori di questa sfera. Anche e soprattutto per tutelare la propria salute mentale. 

Poi ancora:

Capite dunque che banalizzare il banalizzare il tutto con quel famoso “è il prezzo da pagare” denota solo grande ignoranza, e se l’avete detto siete invitati a domandarvi: direste lo stesso se si trattasse di vostra sorella? Vostra madre? La vostra migliore amica? 

Dai che la risposta è no. Perché la realtà è che non empatizziamo mai del tutto con i personaggi pubblici. Ci sta, non li conosciamo bene come un parente o un amico, e quindi non siamo tenuti a invadere quei pochi spazi personali che si ritagliano. Punto! Se pure a nostra sorella perdoneremmo la scelta di viversi questo momento in pace, non vedo perché un estraneo non possa farlo. 

Infine Aurora Ramazzotti ha così concluso il suo lungo sfogo social che l’ha toccata in primissima persona: 

Cercare morbosamente di togliere alle donne la possibilità di raccontare la loro storia non è “il prezzo da pagare”. È mancanza di rispetto e accanimento, e fa schifo. Non potete mai sapere il perché del silenzio di una donna. Non riguarda voi in nessun modo e se pensate di sì il vostro ego va curato. Dietro questi schermi esistono persone reali con storie che non sempre devono essere condivise. Almeno non per soddisfare la vostra curiosità. Perseguitare qualcuno che palesemente non indirizza la cosa per settimane senza tregua per me non solo oltrepassa la linea ma la calpesta e la cancella come se non esistesse un limite oltre cui spingendoci invalidiamo la vita delle persone.

Potrebbe interessarti anche