Fabio Fazio, le prime parole dopo l’addio alla Rai: “Non ho alcuna intenzione di essere considerato vittima o martire, sono sicuro che…”

Il conduttore, che dal prossimo autunno vedremo su Nove con Luciana Littizzetto, è stato accolto nello studio di Che Tempo Che Fa da un lungo applauso

Carola Maggio 15, 2023

Fabio Fazio, le prime parole dopo l’addio alla Rai: “Non ho alcuna intenzione di essere considerato vittima o martire, sono sicuro che…”

È giunta ieri la conferma ufficiale che Fabio Fazio, dopo oltre veni anni trascorsi in Rai, nella prossima stagione televisiva passerà a Discovery, che lo corteggiava ormai da diverso tempo. Con lui ci sarà anche Luciana Littizzetto, sua spalla in tutti questi anni di carriera.

Ieri sera, collegandosi con il TG3 per fornire le consuete anticipazioni sulla puntata domenicale di Che Tempo che fa, Fabio Fazio ha commentato così l’imminente cambiamento professionale:

Il mio lavoro continuerà altrove, d’altronde non tutti i protagonisti sono adatti per tutte le narrazioni, me ne sono reso conto. Continuo a fare serenamente il mio lavoro altrove, che è quello che ho sempre fatto in questi quarant’anni e non posso che esprimere anche in questa occasione gratitudine nei confronti di tutte le persone con cui ho lavorato per tutta la vita in Rai. Conserverò solo un ricordo meraviglioso. Grazie anche al Tg3 per tutto l’appoggio di questi anni.

Nel corso dell’ultima puntata di Che tempo che fa, Fabio Fazio è stato accolto da un applauso più lungo e caloroso del solito da parte del pubblico presente in studio e ha aperto la trasmissione commentando il suo addio alla Rai, spiegando che il suo lavoro continuerà altrove e che da parte sua non c’è astio o amarezza:

Intraprendo un nuovo cammino e qui però ho trascorso 40 anni di 70 che ne ha la Rai. Avevo 18 anni quando ho cominciato e non posso che avere gratitudine nei confronti della Rai. Se dicessi mai qualcosa di scortese, non accadrà mai, è come se lo dicessi contro di me. Io e la Rai siamo la stessa cosa.  Io, e penso di parlare anche a nome di Luciana (Littizzetto, ndr), non ho alcuna intenzione o vocazione ad essere considerato vittima o martire. Siamo persone fortunatissime che avranno l’occasione di continuare serenamente altrove il loro lavoro.

 

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