Fabrizio Corona Vs Alberto Dandolo: “È uno pseudo giornalista che ha pubblicato una cazzata immane!”. E intanto lui e Asia Argento non si seguono più sui social…

Carla Novembre 24, 2018

Non sembra abbassarsi la guardia sulla relazione tra Fabrizio Corona e Asia Argento. Dopo lo scoop del loro primo bacio pubblico sul settimanale Chi e dopo le presentazioni ufficiali sempre sul settimanale diretto da Alfonso Signorini con Carlos Maria, il figlio che l’ex re dei paparazzi ha avuto da Nina Moric, la storia d’amore ad oggi sembra aver preso una brutta piega.

Le rivelazioni pubblicate da Dagospia.it che davano una visione diversa di questa relazione, parlando di un contratto ben stabilito (QUI il post), e l’esclusiva del portale BitchyF che ha affermato che in realtà Asia fosse all’oscuro di tutto e che sarebbe andata su tutte le furie, sembra abbiano portato la donna a mettere un punto definitivo con Corona.

Infatti ad oggi Asia e Fabrizio non si seguono più su Instagram e l’ex giudice di X Factor 12 ha postato una foto con una didascalia abbastanza eloquente:

Instagram - Argento

Chi ha voluto dire di più è stato invece Fabrizio che sulla sua pagina social, attraverso delle Stories che potete vedere ad apertura dell’articolo, ha raccontato la sua verità e si è scagliato con chi collabora con Dagospia.it, Alberto Dandolo: “Ma come è possibile che uno pseudo giornalista – che stranamente ha avuto un articolo sul Corriere della Sera -, una pagina intera raccontando la sua vita, solo la parte, pubblichi una cazzata immane! Questa cazzata immane finisce su tutti i siti dei giornali più importanti, persino sul Corriere della Sera. Ormai in questo nuovo giornalismo che non è giornalismo, perchè il giornalismo è morto, conta solo chi la spara più grossa, cioè chi dice la cazzata più grossa. La fake news più grossa vince“.

Il riferimento non è solo a Dandolo ma anche ad una delle sue acerrime ‘nemiche’, Selvaggia Lucarelli: “E allora invito i giornalisti, se esistono ancora, non quei pseudo giornalisti a cui vengono bocciate le inchieste sui loro giornali e sono costretti a scrivere su Facebook, di imparare la deontologia professionale che non esiste più. Esistono tanti pennivendoli, come li chiamava un amico mio“.

Ha poi concluso: “Detto questo a me non me ne fotte un c***o ma mi dispiace per gli amici miei che con questo lavoro ci vivono e di questo lavoro ne fanno una missione e che ancora ci credono. Ma io combatterò per difenderli e per dimostrare la verità. Riporterò la verità, quella che hanno smesso di dire tutti! Finalmente su un sito online la verità, quella vera, quella che manca da quando ho smesso io. La domanda è sempre quella: cosa sei disposto a sacrificare per ottenere successo, per arrivare dove vuoi arrivare, per far tornare i conti? Ormai tutti, anche i più grandi siti di quotidiani, sono disposti a fare qualsiasi cosa. L’informazione, quella vera, non esiste più“.

Voi cosa ne pensate?

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