Fedez racconta come ha scoperto la malattia al pancreas e come ha reagito Chiara Ferragni

Il rapper ha anche confessato qual è il suo più grande rammarico per i figli Leone e Vittoria

Luana Luglio 6, 2022

Fedez racconta come ha scoperto la malattia al pancreas e come ha reagito Chiara Ferragni

Fedez è uno dei personaggi più seguiti a apprezzati dal pubblico italiano, e non solo per la sua carriera artistica ma anche per il suo carattere e il suo modo di fare, che molto spesso lo porta a condividere la quotidianità con i suoi numerosissimi fan.

Tra le varie cose che ha voluto condividere c’è anche quella inerente al suo problema di salute, ovvero un tumore al pancreas, che qualche mese fa lo ha costretto a subire un intervento abbastanza complicato. A tornare sull’argomento è stato proprio il rapper intervistato da Vanity Fair, partendo da come si sente dopo quello che è accaduto:

Bene. A parte il problema che dopo l’intervento mi sveglio sempre alle cinque del mattino. E non conta se vado a letto tardi. È come una maledizione. Devo fare i conti con questa nuova fase. Con le medicine. Gli integratori. Gli enzimi pancreatici.

Poi il marito di Chiara Ferragni ha rivelato come ha scoperto di avere il tumore e quale è stata la sua prima reazione:

Destino. Fortuna. La chiami come vuole. Faccio un esame generale ogni sei mesi. Quando è arrivato il giorno dell’appuntamento, ho litigato con Chiara e mi sono presentato con due ore di ritardo. Mentre mi visitavano, è passata di lì, per caso, una dottoressa che non doveva passare di lì. Ha guardato il monitor e ha ritenuto che il mio pancreas non fosse proprio nella norma. Le devo la vita. […] Ho avuto paura. Però ho voluto sapere tutto. Tutto. I medici sono stati chiari: da questa operazione puoi uscire vivo, morire nei giorni successivi, oppure non farcela durante l’intervento. È durata sei ore e mezza. Ma è andata bene e ora sono fuori pericolo, diciamo, al 99 per cento.

La malattia e l’operazione hanno cambiato radicalmente non solo la vita del rapper ma anche il suo atteggiamento nei confronti dei figli e degli altri:

Penso che nella vita si cambi sempre. Però poi ci sono avvenimenti che ti fanno cambiare profondamente. Sì, sono cambiato tantissimo. E sì, mi sono successe cose che avrei preferito non accadessero, ma l’epilogo mi fa ritenere molto fortunato. Mi tocco sempre i coglioni quando dico queste cose! […] Non sono cambiato soltanto con loro. Sono cambiato con tutti. Ho compreso soprattutto quanto sia una perdita di tempo prestare il fianco a polemiche facili. Una volta mi facevo guidare dalla pancia, adesso ho priorità diverse perché il tempo che abbiamo su questa terra è limitato. E io non lo voglio più sprecare.

Sempre nel corso dell’intervista Fedez ha poi parlato dei suoi figli, Leone e Vittoria, e ha confidato quale è la cosa che gli fa più paura:

Vittoria è atipica. Mi ripetevano: vedrai come sarà legata al papà. In realtà è indipendente, al momento non ha un attaccamento preciso a qualcuno. Sono io ad avere un attaccamento speciale a lei. Anche a Leone, ovvio. Con mia figlia, però, sento proprio il bisogno, il desiderio di respirarla. […] Ora ho sempre paura di morire. Il mio mantra è uno: vivere abbastanza per essere ricordato dai miei figli. Lo so, è un mantra un po’ triste, ma è l’unica cosa veramente importante per me. La vera paura è che mi possa venire una recidiva. Però non dovrebbe succedere. E non succederà.

Mentre per quanto riguarda il suo rapporto con la Ferragni, Fedez ha dichiarato:

Quando accade un avvenimento come questo comprendi che la tua sofferenza è quasi minore rispetto a quella di chi sta al tuo fianco e fa di tutto per non farla trapelare, per nasconderla pur di supportarti, di darti la carica. Un evento del genere non può che fortificare un rapporto. Io non ho dubbi: quello che ci è accaduto ha rafforzato in maniera granitica il nostro rapporto.

Infine Fedez ha ammesso che né LeoneVittoria conosceranno mai la ‘fame’, ma che nonostante ciò cercherà di trasmettergli dei valori fondamentali:

Bisogna mettersi l’anima in pace e comprendere che il percorso dei genitori non potrà mai essere lo stesso dei figli. Bisogna cercare di trasmettere loro i valori e soprattutto ricordare quanto siano fortunati, far capire lo stato di privilegio in cui vivono. E poi è importante cercare di coinvolgerli: voglio portarli da Tog, voglio che quando saranno grandi vadano a dare una mano e che siano parte attiva delle iniziative che il papà porterà avanti.

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