Isola 17, Alessandro Cecchi Paone racconta nel dettaglio come sono andate le cose con gli autori del reality e perché la scelta di abbandonare: “Ero accanto a Simone in terapia semi intensiva e…”

Il conduttore è poi tornato a parlare della possibilità di adottare la piccola Melissa, figlia del suo compagno

Giusy Maggio 19, 2023

Isola 17, Alessandro Cecchi Paone racconta nel dettaglio come sono andate le cose con gli autori del reality e perché la scelta di abbandonare: “Ero accanto a Simone in terapia semi intensiva e…”

Dopo diverse indiscrezioni trapelate fin dalla prima puntata de L’Isola dei Famosi, il reality show condotto da Ilary Blasi, lo scorso lunedì Simone Antolini ha confessato di essere papà della piccola Melissa. L’ex naufrago della trasmissione in onda in queste settimane su Canale 5 è diventato genitore a 17 anni, la sua ex fidanzata, mamma della piccolina, invece era poco più che maggiorenne. Simone Antolini ha voluto raccontare la sua storia una volta arrivato nello studio del game show dopo aver abbandonato il programma per motivi di salute. Accanto a lui, Alessandro Cecchi Paone. Il giornalista non ha voluto continuare l’avventura in Honduras senza il suo compagno.

Durante la confessione di Simone a Ilary e ai due opinionisti, Vladimir Luxuria ed Enrico Papi, avevano colpito alcune frasi di Cecchi Paone. L’uomo infatti aveva dichiarato di voler adottare Melissa. Parole che hanno scatenato il web, in quanto la bambina ha comunque già due genitori.

Nel corso di un’intervista sulle pagine di Fanpage, Cecchi Paone ha voluto spiegare i motivi per cui vorrebbe adottare la figlia del compagno. Il conduttore non ha voluto parlare della mamma di Melissa, spiegando che dovrà farlo Simone. Ha affermato però che c’è una situazione molto particolare fra lui e la sua ex compagna. Cecchi Paone ha voluto aggiungere di volerla adottare per garantirle un futuro stabile dal punto di vista economico:

Questo te lo dirà Simone. Ti posso solo dire che la madre di Melissa non è la moglie, quindi c’è un complicato assetto di custodia prevalente che è in capo a Simone perché lo stesso giudice ne ha valutato il valore e la capacità. Sai che in Italia è un fatto abbastanza raro, di solito i figli piccoli vanno alla madre.

Ho parlato di adozione perché Melissa fa parte di questa storia d’amore fin dal primo giorno. Ho detto spesso che il nostro amore è come un tavolino a tre gambe. Quando è a Roma, Simone vive con me e quando Melissa è libera da impegni scolastici o non è con la madre, sta qui con noi. Le voglio un bene dell’anima e mi piacerebbe fornirle non soltanto amore e presenza.  Avendo avuto la bravura e la fortuna di costruire una vita molto solida da tutti i punti di vista, e non avendo figli, lei sarebbe la persona più adatta a cui garantire delle certezze economiche.

Cecchi Paone ha poi spiegato perché ne ha voluto parlare in televisione per la prima volta. Come già affermato nello studio del programma, ha voluto dimostrare che anche le coppie gay possono gestire un bambino in maniera naturale:

L’ho detto perché tutto quello che abbiamo mostrato, che è verissimo sotto il piano privato, potesse andare oltre la nostra storia. Perché potessimo dimostrare che non è vero che le coppie gay non possono permettersi di gestire dei figli in quanto inaffidabili. Non è vero per tutte le coppie gay come non è vero per tutte quelle etero. Abbiamo offerto questo racconto per dimostrare che una coppia gay può gestire un bambino in maniera normale. Peraltro, è stata proprio la sua capacità di fare da madre e padre contemporaneamente a far stabilizzare in maniera definitiva il mio amore per Simone.

Alessandro Cecchi Paone ha raccontato nel dettaglio come sono andate le cose con gli autori del reality e perché la scelta di abbandonare:

C’erano accordi contrattuali che prevedevano la possibilità che ci dividessero, come prevedevano decine di altre possibilità. Ma era stata Mediaset a cercarci a ottobre dicendoci di voler dare un grande segnale in termini di abbandono del trash, di inserimento di aspetti moderni ed edificanti e, quindi, di volerci all’Isola come coppia. Non sarei mai tornato per la terza volta all’Isola da solo perché l’avevo già fatta. Di fronte alla loro richiesta insistente di averci come coppia, io avevo chiarito che lo avremmo fatto per rappresentare la normalità delle coppie gay. La scelta di separarsi, legittima ma contraddittoria rispetto alla linea editoriale, è arrivata in un momento terribile. Ci è stata comunicata mentre stavo accanto a Simone in terapia semi intensiva.

Stai in ospedale, lui pieno di fili e di tubi, io che non ho dormito tre notti per assisterlo, e qual è la notizia che ti danno? Quando uscite, tornerete al gioco come singoli concorrenti. Non era il momento di dircelo. Saremmo finiti a doverci votare a vicenda, la contraddizione in termini di tutto quello che era stato deciso. A quel punto abbiamo deciso di tornare a casa. In quella comunicazioni intercontinentale c’è stata confusione tra accordi e contratti ma è tutto risolto.

 

 

 

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