Isola 17, Cristina Scuccia svela: “Il programma prevedeva delle trappole”

L’ex naufraga ha poi raccontato qual è stata la cosa più difficile da sostenere

Renata Luglio 26, 2023

Isola 17, Cristina Scuccia svela: “Il programma prevedeva delle trappole”

Cristina Scuccia, ex concorrente della diciassettesima edizione de L’Isola dei Famosi, ha ripercorso la sua esperienza nel reality condotto da Ilary Blasi.

Rispondendo alle domande degli utenti su Instagram, l’ex naufraga ha rivelato quali sensazioni ha provato in Honduras. Come ha riportato il sito Biccy.it, la vincitrice della seconda edizione di The Voice of Italy ha ammesso di non essersi divertita nel reality. Piuttosto, ha dovuto affrontare un forte stress fisico e mentale e fare i conti con la noia:

In realtà non si può parlare di divertimento a L’Isola dei Famosi. Perché è un’esperienza dura a livello mentale e fisico, provi la vera fame e poi sei distante da tutti i tuoi riferimenti. Poi una cosa difficilissima da sostenere è il tempo. Avevamo un sacco di tempo a disposizione, ma non avevamo nessun elemento per impiegarlo se non raccogliendo la legna, guardando il fuoco. Due mesi così è stata molto tosta.

E ancora, l’ex suora ha parlato della convivenza con gli altri concorrenti e di come ha sfruttato la permanenza sull’Isola:

In più la convivenza con persone che non conosci non è facile. Se sei una persona che ha bisogno di spazi e privacy soffri. Io infatti ho sofferto per questo aspetto. Però è un’esperienza anche introspettiva, perché passi del tempo da solo e hai modo di riflettere e pensare alla tua vita. La fatica grossa però era impiegare il tempo, questa attesa infinita. I nostri punti di riferimento erano la cena, la visita del medico, la puntata. Una settimana passava molto lentamente.

Infine, Cristina ha riflettuto sulle ‘trappole’ del programma e sulle provocazioni degli altri naufraghi:

Di questa esperienza mi sono rimaste molte cose. La prima è aver capito che ho una grande capacità di resistere in condizioni che non sono la mia confort zone. Poi ho capito che non ho moltissima pazienza. Dovrò lavorarci sopra, poi il programma prevedeva delle trappole, così le ho chiamate io. Queste trappole prevedevano le provocazioni da parte di alcuni compagni. Provocazioni nelle quali non dovevi cadere. Io però devo ancora lavorare su questo aspetto. Poi mi è rimasto il ricordo della fame e l’essere grata per tutto quello che ho. Noi diamo per scontato molte cose, dal cibo agli affetti. Invece dobbiamo sempre essere felici e grati.

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