Uomini e Donne

Mario Serpa commenta l’assoluzione di Teresa Cilia nella causa con Raffaella Mennoia. E intanto l’ex tronsita siciliana si commuove sui social

L’ex corteggiatore del Trono gay era stato coinvolto nello scontro che aveva poi portato alla querela dell’autrice di Uomini e Donne contro la Cilia

Carola 05/07/2025

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Negli ultimi giorni si è tornati a parlare della querelle di lungo corso tra l’ex tronista di Uomini e Donne Teresa Cilia e l’autrice Raffaella Mennoia, che alcuni anni fa sono state protagoniste di un’accesa discussione social che aveva portato Raffaella a querelare Teresa.

Dopo ben 6 anni di cause e processi, il tribunale ha deciso di assolvere l’ex tronista siciliana, che sui social ha espresso tutta la sua gioia per questa vittoria legale (ve ne abbiamo parlato QUI).

Ad intervenire nella vicenda è stato nelle ultime ore anche Mario Serpa, ex corteggiatore del trono gay, che sui social ha ironizzato sulla sconfitta di RaffaellaMiss Redazione che adesso farà fuori tutti i suoi avvocati come fossero stagisti”.

 

Nel frattempo, Teresa ha voluto raccontare più nel dettaglio ciò che è accaduto:

Praticamente io e il mio avvocato che ringrazio immensamente, da soli senza nessun altro siamo riusciti a uscire da questa situazione, a differenza dall’altra parte non è stato così, come cita il giudice Davide contro Golia, un esercito scagliato contro di me che non si capisce neanche il perché visto che non ho niente contro nessuno, anzi ringrazio. Questa cosa mi ha spiazzata, ho visto tantissime persone contro di me e non riuscivo a capire il perché, pregavo pure Dio perché mi era venuta l’ansia, poi mi sono placata perché dentro di me ho detto non ho niente da temere, non ho fatto del male a nessuno, ma non vi nascono che mi tremavano le gambe. Occupare un tribunale per sei lunghissimi anni quando la gente ha problemi seri, se avessi un potere, una stabilità economica, mi batterei per queste cose. Come è possibile che noi occupiamo un tribunale per queste cose? Ma tralasciando queste cose, mi è stato anche augurata la morte, che mi tornasse il tumore. Dormo serena, però mi viene la rabbia, lo sconcerto.

Teresa si è poi commossa ricordando le battaglie di questi anni:

In tutti questi anni mi sono chiesta il perché, ma una risposta me la sono data e me la tengo per me perché voglio stare bene con me stessa, mi sono ritrovata che lavoravo, non è stato bello perché le spese legali sono tante e la gente muore di fame, quindi ti viene tratta tristezza e amarezza e paradossalmente io che sono stata male non sono andata da nessun dottore.

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