Paolo Meneguzzi spara a zero su J-Ax: “Pappone attaccato ai ragazzini per non cadere nell’oblio, io credo negli ideali tu nelle canne”

Dopo la replica del rapper arriva il nuovo affondo del cantante: “Fate i duri coi tatuaggi e poi…”

Giusy Luglio 25, 2023

Paolo Meneguzzi spara a zero su J-Ax: “Pappone attaccato ai ragazzini per non cadere nell’oblio, io credo negli ideali tu nelle canne”

Continua il botta e risposta a distanza fra Paolo Meneguzzi e J-Ax.

Nelle giornata di ieri il cantante salito alla ribalta con il brano Verofalso si è scagliato contro l’attuale musica pop, lanciando una pepata frecciatina al rapper:

Vedere gente tutta tatuata che va su un palco a cantare la Disco Paradise di turno mi fa tristezza. Quelle sono marchette.

Il musicista, icona degli Articolo 31, ha prontamente replicato, definendo Meneguzzi la versione Wish di Tiziano Ferro:

Sei sicuro che TU, vuoi parlare di marchette? Comunque ciao, io ti ricorderò sempre come la versione ordinata su Wish di Tiziano.

Il cantautore di Stabio classe 1976 non è rimasto affatto in silenzio. Poche ore fa si è sfogato in un lungo post sul suo profilo Facebook:

Caro J-Ax,
ma chi verrebbe dietro a te (voi) se non seguissi il sistema che hai sempre criticato?
Fai il portavoce che il sistema è marcio, che rinneghi Sanremo, the Voice e poi fai le pubblicità del “panettone”.
Parli di papponi ma fai il pappone che sta attaccato ai ragazzini per non cadere nell’oblio che probabilmente tanto ti spaventa e per fare i fighi ci urlate ancora “legalizzala”. Ma anche basta.

Meneguzzi ha proseguito raccontando qual è la sua musica e i suoi attuali impegni:

Io ho una scuola artistica, produco film, dischi di ragazzi e ho una famiglia. Questa è la mia musica. Non ho il successo di prima? Pazienza…
Io credo negli ideali e tu nelle canne.
Io ero una realtà pop in America Latina nel 1996 (Tiziano credo avesse 16 anni…). Faccio un plauso alla tua ignoranza che si allinea a quello che proponete e a quella di molti superficiali che fuori dall’Italia non sanno andarci. Perché ti ricordo che a qualche chilometro dalla frontiera italiana tu musicalmente non sei nessuno.

Ma torniamo a ‘Disco paradise’ targata 2023, canzone che poteva uscire anche nel 1974! Fate i duri con i tatuaggi dei dragoni e mi cantate le bolle di sapone? Non lo trovate un po’ trash e un testo un tanto non credibile per l’età che avete? C’è proprio bisogno di dire ‘alza il finestrino’ e scomodare… Battisti? Non sapete cantare, ma gridate, parlate e storpiate linguaggi nel microfono con volgarità, parolacce e messaggi nelle canzoni veramente discutibili o incomprensibili! Ripeto, ce n’è veramente bisogno?

Paolo non le ha di certo mandate a dire. E ha continuato a ribadire il suo concetto di pop:

Il pop è una cosa seria. Si cerca di creare un’identità, un suono collegato a un’emozione, la perfezione della melodia e del mix, dei testi. Si cerca di mandare un messaggio, che si possa avvicinare a un’arte e soprattutto c’è un’ imprescindibile etica nei messaggi.
Ma dimmi un po’. Quale cavolo è il vostro messaggio?

A me pare solo che il messaggio sia “dai facciamo soldi”! Creiamo un sistema costruendo standard di scarsa qualità, perché è più facile; perché la qualità è molto più difficile da sostenere. Forse la qualità te la sei dimenticata o perché meglio attaccarsi al treno del trash o di chi ha i follower? Attento… non ho parlato di fan, ma di follower.
Con il cuore
Pablo

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