Sanremo 2021, i Maneskin svelano: “La nostra sicurezza? È incoscienza, non abbiamo paura di…”

I vincitori della 71^ edizione del Festival si confessano al settimanale Chi

Luisa Marzo 7, 2021

Sanremo 2021, i Maneskin svelano: “La nostra sicurezza? È incoscienza, non abbiamo paura di…”

I Måneskin hanno trionfato ieri sera al Festival di Sanremo e non si fa altro che parlare di loro. L’ultimo numero del settimanale Chi li ha intervistati poco prima dell’avventura sanremese.

Il gruppo rock è formato da Damiano David, 22 anni, Thomas Raggi, 20, Ethan Torchio, 20, e Victoria De Angelis, 20 ed il loro successo è iniziato nel 2017 con X Factor. Victoria e Thomas hanno creato un duo già ai tempi delle medie, poi si è aggiunto a loro Damiano ed infine, Ethan che aveva risposto ad un annuncio su Facebook.

Damiano ha dichiarato a cosa si riferisce il tema della ribellione nei loro testi.

Agli stereotipi, alle idee con le quali veniamo educati, ai blocchi creati dalle generazioni precedenti, come quei diktat machisti del tipo “l’omo ha da puzzà”. Essere diversi significa crescere e svilupparsi secondo la propria personalità. Me ne hanno dette di tutti i colori per come mi vesto e per come porto i capelli, sarebbe stato più comodo per me vestirmi, per esempio, da avvocato.

Le parole di Victoria riguardo alle etichette ed ai rapporti interpersonali sono sono state le seguenti:

Non è una moda, è l’occasione per affermare se stessi: se un ragazzo si veste in modo femminile non va etichettato come omosessuale, deve sentirsi libero di fare le cose che gli piacciono senza temere il giudizio. Ci siamo imbattuti per primi in questi problemi: noi siamo forti e ce ne freghiamo, ma non è così per tutti, ci sono ragazzi che vengono feriti e dobbiamo lottare anche per loro.

Inoltre Damiano ha aggiunto che:

Spero che il ragazzo che, vedendo in noi o in altri artisti qualcosa di diverso, può pensare: “Questa roba mi è sempre piaciuta, ma non ho mai avuto il coraggio di farla”, adesso si senta libero di provare.

Secondo Thomas la loro generazione si sta svegliando e sta passando il concetto che ognuno è libero di essere ciò che si sente e Ethan ha detto che l’importante è trovare il coraggio di provarci e di giudicarsi con il proprio metro e non con quello degli altri.

In merito alla vita privata e le relazioni personali Damiano ha dichiarato:

Quello che accade sul palco resta sul palco, quello che è show è show, io posso anche interagire con cento persone, ma, quando torno a casa, sono Damiano. La priorità è la band, se mi trovassi una persona che non è d’accordo le direi: “Impara a suonare e vieni con noi”.

Sullo stesso argomento Victoria ha detto: “Siamo giovani, cerchiamo di vivere in generale con leggerezza e, se ci va di fare una cosa, riusciamo a gestirla”.

Damiano ha affermato che loro sicurezza: “È sana incoscienza, non abbiamo paura di sbattere la testa”, ma nonostante ciò lui e Victoria hanno ammesso di soffrire d’ansia prima del successo della band e che ora è diminuita. In particolare, le parole di Damiano:

In realtà ce la siamo un po’ cercata, questo successo è quello che volevamo e non possiamo farci prendere dal panico, volevamo questa bici e adesso pedaliamo. Quando sono sul palco e faccio la mia musica sto bene, è quando sono fuori che mi viene l’ansia perché mi sento gli occhi puntati addosso e so di non poter sbagliare.

Sul prendere le decisioni il leader della band ha detto che all’inizio litigavano spesso ed ora invece pensano all’unisono. Sulle paranoie della giovane età: “Penso che quelle le abbiano tutti, anche i grandi, se uno è “drama queen” lo è anche a 50 anni”.

Tra le pause che intercorrono tra una pubblicazione e l’altra di un album e la paura di essere dimenticati, il loro pensiero è il seguente:

Più che altro abbiamo paura di accomodarci, di farci trasportare dalla corrente. Se non cerchi di superarti e di migliorarti, anche perdendoci un po’ la testa, il piattume ti porta a sfumare, mentre la corda dell’arco deve essere sempre tesa. Certo, il nostro non è un hobby: facciamo musica, abbiamo un rapporto con il pubblico, ma quello che facciamo è finalizzato in primis a farci stare bene. Se ottieni il disco di platino non significa solamente che ti sentono in tanti, ma che hai fatto qualcosa che è stato riconosciuto fra tutti gli altri.

Il 19 marzo uscirà il loro nuovo album, intitolato Teatro d’ira – Vol. I, dove il teatro è l’arte e l’ira è l’energia che la alimenta. Victoria ha dichiarato: “Vogliamo che la rabbia che esprimiamo sia catartica, che chi non si sente capito o sente dentro un’energia inespressa la sfoghi attraverso la nostra musica”.

In conclusione Damiano ha affermato che gli artisti sono sicuramente disadattati e secondo Ethan: “Lo sono perché dipendono dall’arte, se non esistesse l’arte non esisterebbero gli artisti”.

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