Vittorio Sgarbi lancia una nuova frecciatina a Barbara D’Urso ma poi fa retromarcia e afferma che…

Luana Febbraio 26, 2020

Vittorio Sgarbi lancia una nuova frecciatina a Barbara D’Urso ma poi fa retromarcia e afferma che…

Dopo la lite furibonda consumata a Live – Non è la D’Urso domenica scorsaVittorio Sgarbi ha deciso si fare un passo indietro e di chiedere scusa a Barbara D’Urso, con una lettera aperta pubblicata sulle pagine de Il Giornale. La sfuriata del critico era stata generata da una battuta di quest’ultimo a proposito della Pupa Stella Manente protagonista de La Pupa e il Secchione e viceversa, ovvero “Me l’ha raccomandata Silvio Berlusconi”; queste parole non sono state affatto gradite dalla conduttrice del programma che lo ha invitato a rettificare questa affermazione che poteva risultare offensiva ma lo scontro tra i due è sfociato in una vera a propria lite.

Nei giorni successiva alla puntata Sgarbi ha manifestato la sua intenzione di denunciare la D’Urso e poco dopo sono arrivate delle voci che vedevano il critico d’arte fuori da ogni programma Mediaset.

Il primo segnale di un possibile chiarimento tra Vittorio e Barbara, stando alle dichiarazioni rilasciate da Sgarbi alla trasmissione radiofonica ‘La Zanzara’ potrebbe avvenire molto presto, forse già domenica prossima nel salotto di Canale 5, anche se il critico è rimasto fermo sulle sue decisioni inizialmente:

Comunque non chiedo scusa alla D’Urso, perchè io ho detto ‘raccomandata’, che non è una parola negativa, Dante la usa in senso positivo. […] L’unico problema è che c’è un virus, quello della D’Urso per cui tu non puoi andare nelle trasmissioni. Se il virus D’Urso mi impedisce di andare nei programi Mediaset? Si. […] Sento che stanno organizzando la possibilità di trovare un dialogo, su questo sono favorevolissimo. Se lei mi consente di parlare, ci vado. […] Non mi sono scusato di nulla, credo che domenica andrò a spiegare a lei quello che dice la Treccani sulla ‘raccomandazione’. […] Se raccomando Il Gattopardo, lo faccio pubblicare; è la segnalazione di una cosa notevole. Io non l’ho offesa, io ero un ospite, l’ospite è sacro.

Oggi invece sono arrivate le scuse che Barbara aveva chiesto in diretta dopo le sue affermazioni, tramite una lettera che Sgarbi ha inviato a Il Giornale, ecco le sue parole:

Gentile Direttore, la ricostruzione dello «scontro» con Barbara D’Urso indica una naturale propensione a interpretazioni unilaterali e forzate, anche senza invocare l’ironia, inesatte per una serie di ragioni che stemperano non solo la polemica, ma anche il significato stesso del mio intervento, che non voleva essere né dissacratorio né provocatorio. Invitato per discutere del programma La Pupa e il Secchione, ho ricordato, come si è ben visto nella furibonda lite con Alessandra Mussolini, di essere stato il promotore e la «memoria storica» di un programma dove né io né la Mussolini eravamo concorrenti, bensì giudici. […] Dopo quattordici anni Mediaset pensa a una nuova edizione del programma e, in virtù di quell’episodio «storico», mi invita per un confronto con i giovani. Vado, simpatizzo con i ragazzi, e registro un intervento su Michelangelo. Mi intrattengo qualche ora, e attendo serenamente la messa in onda. […] Insomma, non ho nessun interesse diretto per La Pupa e il Secchione. Sono quindi invitato da Barbara D’Urso con Alessandra Mussolini per il facile divertimento di rimandare in onda quel celebre battibecco. Dopo il rito, non potevo dir nulla sulla nuova edizione, se non quello che qui ho scritto; e, pensando di scherzare, visto l’argomento (nel clima pesante di Coronavirus), ho aggiunto un particolare, forse frainteso, su una ragazza, che non ho identificato e di cui non ho detto il nome, dicendo che mi era stata «raccomandata».

Intendo rivendicare, caro direttore, il significato primario di raccomandazione, che è evidentemente malinteso o equivocato. […] Nella sostanza, l’interpretazione malevola di «raccomandare» presuppone un potere superiore o diretto, che io non ho. Quindi nulla di male nel dire che mi era stata raccomandata, per la sua avvenenza o per la sua capacità, una ragazza (ripeto, da me non identificata), per nient’altro che per mostrarmi, da parte di una persona di cui non ricordo l’identità, interesse e affezione.  Se poi non è stato capito, mi posso scusare di aver sottovalutato l’interpretazione negativa, ma comunque non logica, della parola «raccomandazione». Alcuni giornali equivocano, facendomi affermare, rivolto alla D’Urso: «Berlusconi mi ha raccomandato anche te». Una evidente insensatezza. Che senso avrebbe che Berlusconi raccomandasse la D’Urso a me?

E voi cosa ne pensate delle sue parole?

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