‘Amici di Maria De Filippi 17’: l’opinione di Chia sulla quarta puntata

Chia Aprile 29, 2018

‘Amici di Maria De Filippi 17’: l’opinione di Chia sulla quarta puntata

Maria De Filippi non si deve certo stupire se quest’anno nemmeno scomodando Papa Francesco o la Regina Elisabetta in persona riesce a sconfiggere la concorrenza di Milly Carlucci, perché quel 19,50% di share che il serale di Amici 17 ha conquistato ieri (contro il 20,80% di Ballando con le Stelle 13) è fin troppo per lo spettacolo che è stato offerto ai telespettatori, che forse forse tanto fessi non sono.

Del resto è difficile mantenere viva l’attenzione del pubblico quando lo si sfinisce con una diretta lunghissima ed inutilmente farcita di battibecchi sterili che catalizzano l’attenzione sui soliti noti e la distolgono dalle performance dei ragazzi in gara.

Per non parlare del meccanismo a tre fasi, una roba completamente priva di senso, utile solo a creare del malcontento, chiunque degli allievi venga bloccato alla prima fase senza poter esibirsi per tutta la serata. E dire che al centro di uno show come questo dovrebbe esserci il talento, non le polemicozze.

Voglio dire, questi ragazzi dopo mesi di studio, di esami e di sfide sono arrivati – chi meritandoselo di più, chi meno – al serale: me lo spiegate il senso di non farli esibire manco per sbaglio? Manco in una prova corale, manco buttati in mezzo al marasma di professionisti e di ospiti illustri? Pure fossero delle schiappe (e alcune lo sono eccome…), hanno tutto il diritto di far vedere quello che sanno (o non sanno, a seconda dei casi) fare, e se devono andare a casa lo fanno dopo aver almeno provato a dare il meglio di sè.

Non troverei giusto che venisse bloccata alla prima fase una Valentina Verdecchi (se non altro perché due risate mentre sbatte i capelli qua e là per il palco cercando di imitare una ballerina vera riesce sempre a strapparmele, specie quando si esibisce dopo quel mostro di bravura di Elena D’Amario, cosa che rende il paragone se possibile ancora più impietoso), figuriamoci quando a dover passare l’intera puntata sugli scaloni è un fuoriclasse come Matteo Cazzato.

È vero, nella prova corale con Alessandra Amoroso con cui la Squadra Blu ha esordito ieri lui non ha brillato, anzi, e questo è oggettivo, specie rispetto agli standard a cui ci ha abituati, ma da qui a non fargli emettere una nota fino al momento del verdetto ce ne passa, eh.

Bloccando Matteo alla prima fase, Rudy Zerbi ha sicuramente evitato di rendere ancora più palese l’abisso che separa il suo cocco, Biondo, da chi è davvero capace di cantare, ma soprattutto ha eliminato in partenza il componente dei Blu più forte al televoto, assegnando di fatto la vittoria della puntata alla Squadra Bianca già alle 21.56.

Fino a quell’ora, per andare sul sicuro, è stato mandato in onda un mega spottone a favore del trapper, fatto di battibecchi social tra Heather Parisi e Simona Ventura e collegamenti oltreoceano con Fedez versione avvocato delle cause perse. Lo spottone si è poi concluso con la performance con e senza auto-tune di Stefano De Martino, un esperimento che sulla carta avrebbe dovuto dimostrare che quello strumento non fa miracoli, ma che in realtà ha solo reso evidente che persino un ballerino che stona appositamente porta a casa esibizioni migliori delle sue. Ops.

L’altra settimana più di mezz’ora dedicata a Sbatticapelli e al drammatico infortunio che rischiava di mettere a repentaglio la sua presenza al serale (che poi, calcolando che ogni volta che esegue una coreografia in diretta finisce col farsi male, ed è successo anche ieri sera, non le viene spontaneo farsi due domande e darsi due risposte, santo cielo? Altro che “Ho visto una professionista”, come ha osato dire Garrison ieri!), stavolta l’apologia di Biondo.

Ed in questa esaltazione corale della mediocrità, un ballerino talentuoso come Bryan Ramirez non solo viene spesso e volentieri dimenticato in panchina ma, quelle poche volte in cui riesce ad esibirsi, viene persino perculato.

Allucinante il trattamento che gli viene riservato ogni settimana: nessuna sorpresa, nessun rvm strappalacrime sulla sua storia personale ed artistica. Solo dei filmati che mettono in luce i suoi lati peggiori, giusto perché in questo programma non ci sono preferenze e tutti vengono trattati allo stesso modo. Ceeerto, come no!

Mai una volta che il televoto lo abbia premiato (ed effettivamente per lo spazio che gli viene dedicato e il modo in cui viene dipinto quale cocco di quella cattivona della Celentano era immaginabile un risultato simile…), e proprio in virtù di questo me lo spiegate – anche alla luce di una puntata per lui difficile come quella di ieri – perché nemmeno Luca Tommassini gli ha regalato una gioia salvandolo (meritatamente, per altro) dalla gogna finale?

Lauren Celentano, che lui ha scelto per passare di diritto alla quinta puntata, si sarebbe salvata lo stesso, del resto. Io la trovo DI-VI-NA, la ballerina migliore di quest’edizione. Quando danza non noto alcuna differenza tra lei e le professioniste che la circondano, se non forse perché quanto a presenza scenica le straccia tutte.

Ma, quanto a talento, Bryan viene subito dopo di lei ed è ALLUCINANTE che venga bistrattato così, persino da quell’anima pia del direttore artistico.

Che poi, parliamone. Tutti a dar contro ad Alessandra Celentano (le cui teorie – condivisibili o meno, ma assolutamente specchio fedele di quello che è la danza professionistica, e non prendiamoci in giro… – sono state messe nuovamente in discussione anche ieri sera con le esibizioni di quei ballerini inglesi, per altro bravissimi) solo perché esalta un Bryan OGGETTIVAMENTE migliore di una Valentina, e nessuno dice nulla a Rudy che affossa un talento come Matteo per dare spazio ad uno scarsone come Biondo.

Sará cruda e diretta, ma almeno la Celentano non riempie di false speranze questi ragazzi per un pugno di like in più. Zerbi, al contrario, ha ormai perso ogni barlume di lucidità ed associa il talento al numero di followers che uno ha su Instagram. Lo abbiamo visto ampiamente con Marcuzzo l’anno scorso, e nulla è cambiato da allora.

A dir poco imbarazzante, poi, il trattamento che ha riservato ieri a Einar Ortiz, al quale sul finale di puntata ha fatto eseguire ventordici cavalli di battaglia, persino brani che suoi cavalli di battaglia proprio non lo erano, pur di stremarlo, nella speranza che facesse una figura tremenda avvantaggiando ancora una volta il prode Biondo nelle preferenze delle ragazzine da casa.

Sicuramente Einar non brillerà per intonazione, ma quanto ad umiltà, rispetto ed umanità li fa fuori quasi tutti, lì dentro. E, seppur non perfetto, a me trasmette eccome. Molto più del trapper, eh.

E visto che – dopo tutte queste pagliacciate – alla fine ieri non hanno eliminato nessuno, prepariamoci al prossimo serale con un prevedibilissimo doppio cartellino rosso. Io punto un nichelino su Bryan e uno a scelta tra Zic e Luca Capomaggi. Chissà se mi stupiranno.

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