‘Amici di Maria De Filippi 17’: l’opinione di Isa sulla prima puntata

Isa Aprile 8, 2018

‘Amici di Maria De Filippi 17’: l’opinione di Isa sulla prima puntata

No, ma che figata questo ritorno alla diretta, eh! Adesso che è finalmente tornata la diretta quantomeno sarà il pubblico a decidere, adesso basta con i magheggi interni e le eliminazioni decise a tavolino, adesso finalmente torna tutto di nuovo più autentico perché c’è il volere del pubblico sovrano, i risultati saranno incerti e potrà succedere di tutto… eh? Come? Cosa dite? Mi state dicendo ‘ma manco per un cazzo‘? Ma che daVero?

No, scusate ma io sono inoVVidita, inoVVidita. A parte che ancora adesso, ore 10.35 di domenica 8 aprile non sono certa di averci capito un cazzo di questo meccanismo di gioco ideato da gente sotto evidente effetto di funghetti allucinogeni, l’unica cosa che più o meno mi è chiara è che, gira che ti rigira, il pubblico in tutta sta storia conta meno del due di mazze con la briscola a coppe. Cioè, in pratica, il pubblico decide quale delle due squadre debba vincere ma la squadra che ha vinto grazie al pubblico non è salva manco per un par di ciufoli, solo alcuni di loro saranno salvati mentre gli altri andranno comunque a rischio eliminazione.

E come avviene l’eliminazione? Decretando due ragazzi che andranno al ballottaggio, facendoli esibire e lasciando la decisione finale al pubblico? MA NO, troppo democratico! A decidere chi sarà silurato sono i professori. I PROFESSORI. Quelli che hanno a che fare con sti ragazzi da novembre e dei quali conosciamo già simpatie e antipatie a memoria. Cioè io già da ora posso dirvi chi voterà Rudy Zerbi da qui al 2 giugno, idem la Celentano e tutti gli altri. Senza considerare che, ovviamente, in tutti i voti diversi dal voto del pubblico l’ombra (diciamo ombra, va…) che ci sia dietro una scelta della produzione studiata a tavolino continua a persistere esattamente come avveniva nelle edizioni registrate. E comunque, fermi, perché la mega cagatona non è mica completa: l’eliminazione avviene con i professori che nei bigliettini scrivono se vogliono salvare o meno l’allievo X e se quest’ultimo non si cucca almeno 4 si viene botolato così, all’istante, senza manco esibirsi, senza manco avere una chance di salvataggio finale, vedi il buon Filippo Di Crosta che ieri è stato relegato nei gradini già alle 21.32 ed è stato scongelato all’una di notte giusto per quei dieci minuti necessari a silurarlo, sto ragazzo ha avuto accesso al serale solo per guardarselo dagli scaloni e per essere botolato in diretta tv.

Sostanzialmente, quindi, il ritorno alla diretta non è servito a nulla. Il pubblico non aveva alcun potere decisionale nelle edizioni registrate e non ne ha nemmeno adesso, con la differenza che almeno nelle edizioni registrati i genitori delle bimbegnome innamorate del pischelletto di turno evitavano di trovarsi il credito del cellulare inutilmente azzerato.

Ad un meccanismo di gioco che non avrebbe ideato nemmeno Francesca Cipriani ipnotizzata da Giucas Casella, si aggiungono altri sostanziali elementi che hanno contribuito a rendere la puntata di ieri un mappazzone inguardabile.

Elemento numero uno: la scarsissima- SCARSISSIMA- qualità degli allievi. Il livello medio mi sembra realmente uno dei più bassi di sempre, e anche quei pochi ragazzi ai quali si possono riconoscere delle capacità manca comunque quel quid in più che distingue un cantante/ballerino bravo da un potenziale artista. Esempi più eclatanti di ciò che intendo:

Valentina Verdecchi: Valentina altro non è che una wanna be Agata Reale ovvero una “ballerina” che oscilla tra lo scarso e il molto scarso il cui accesso al serale è giustificato solo dalla necessità di creare il polemicozzo con Alessandra Celentano made in 2006. Valentina, che nel corso dell’anno scolastico non è stata capace di studiare due paginette di dispense sulla sua materia regalandoci momenti di imbarazzo degni di Nicolas Vaporidis con la tettonica a placche che sembra una brutta parola e invece no perché è scientifico, è ben consapevole di essere meno che mediocre, ma è furba, è scafata e sa che il confronto col mostro cattivo della Cele la porterà ad avere la compassione del pubblico e l’appoggio incondizionato della conduttrice, quindi da una parte rifiuta di schierarsi nella prova proibitiva ideata da Tommassini perché sa che risulterebbe adeguata come Queen Mary quando si cimentava nei passi a due con Kledi, dall’altra parte, col microfono aperto, dice che però lei ha l’emoZZZZione e quindi sostanzialmente andrà avanti alla facciazza di tutti i veri ballerini che magari sono stati scartati dalle selezioni per lasciar spazio a lei.

Riassumendo: Valentina al massimo potrebbe ambire a sculettare con Sossio Aruta durante le sfilate degli Over, qui invece cercano di spacciarcela per artista. Se però la prima puntata è stata un little flop vuol dire che forse forse la gggggente non si fa ancora intortare al 100%.

Biondo: ecco, lui rappresenta proprio l’apoteosi della mediocrità assoluta, totale e globale di questa edizione. Un marmocchietto che pensa gli basti buttarsi addosso un secchio di acqua ossigenata per atteggiarsi a Eminem, che scrive delle rime così banali da farmi quasi sentire la mancanza di Peppa Pig che canta ‘ce ne andiamo in vacanza con un camper giaaaalloooo‘ (chi ha bimbi piccoli comprenderà il disagio), da farmi pure sentire la mancanza delle parigine come amiche sulle gambe di RikiH. E non solo sei così incredibilmente mediocre che, vabbé, alla fine non è manco colpa tua se la fatina dei talenti non ti ha concesso quello musicale, il problema è che ti senti anche stocazzo. “Eh, ma io parlo del mio mondo, il mio viaggio, se volete entrare nel mio viaggio votatemi“. A Biò

Il viaggio, il suo mondo, e l’unico passaggio che ho capito della canzoncina che le bimbepuffe sugli spalti cantavano a squarciagola è: ” C’è differenza eh, c’è differenza uò. Allora, ci vediamo al pub“. Cioè, ma VI PREGO.

In tutto ciò esilarante vedere lo sdegno con il quale lo guardava Ermel Meta. Cioè Ermal guardava Biondo come Cannavacciuolo guarderebbe un’insalta in busta dell’Eurospin scaduta da una settimana.

Ermal tu SEI NOI, sallo.

E a proposito di Ermal, altro punto dolente: la giuria esterna. Ora, a parte che nel meccanismo che non avrebbe partorito nemmeno Luca Giurato durante un corso di grammatica, la giuria esterna conta più o meno una stra-minchia ma poi che roba era? Sei persone buttate lì che parlavano a caso senza un ordine, senza un senso, senza che si capisse bene che valenza potessero avere i loro giudizi e, nello specifico, avevamo:

Giulia Michelini che lovvo tantissimo ma che PALESEMENTE aveva portato la troca nel programma, o meglio probabilmente prima del programma si era fumata tutta la troca di Monte, della Henger e pure di Fabri Fibra.

Simona Ventura che è la number one quando c’è da condurre reality, da cavalcare polemicozze e da costruire un programma intero su una sfiorata di mani, ma che, come giudice, vale più o meno quanto la Marcuzzi vale come conduttrice. A parte il bipolarismo totale per cui alle 21.30 dice a Sephora Ferrillo che non si risponde ai professori e che bisogna rispettarli a prescindere, salvo poi un’oretta dopo aizzare Zic ad afferrare alla giugulare la carcassa di Carlo Di Francesco, ma poi bbbbasta con sta storia del cuore, delle emozioni e del pubblico che ha sempre ragione perché se davvero il pubblico avesse sempre ragione e se si dovesse andare a battiti di mani o a visualizzazioni su Youtube qui dovremmo dedurne che il best singer che l’Italia ha prodotto negli ultimi anni è Rovazzi.

Le emozioni, il cuore e l’amore sono importanti, per carità, ma sono un elemento aggiuntivo, sono la ciliegina su una torta che deve avere basi di qualità e talento. Insomma, Baglioni ha raggiunto il cuore di tanta gente, ha fatto nascere tanto aMMMMore, ha generato le emoZZZZioni, però, minchia, di base canta da Dio. Le basi, signori miei, le basi. Il merito. Il giorno in cui in Italia, in ogni settore, si inizierà a premiare il MERITO forse diventeremo, sempre in ogni settore, un paese meno ridicolo di quello che siamo attualmente.

Ermal Meta porello mi sembrava incredulo dall’essere circondato da cotanta mediocrità tanto che, se ci avete fatto caso, quando la De Filippi gli ha chiesto chi avrebbe fatto passare in terza fase ha nominato subito due ballerini e avrebbe nominato anche tre baristi e un piastrellista se fossero state opzioni alternative ai cantanti.

Alessandra Amoroso e Marco Bocci più o meno trasparenti, la Parisi aveva iniziato bene inorridendosi davanti al comparato tra Valentina e Anbeta Toromani, ma poi mi ha dato la sensazione di star lì con l’unica finalità di prendersi gli applausi del pubblico e di ricordarci che nel 1915 ha ballato con questo, quello e quell’altro che a una certa anche… esticazzi. Quando poi davanti alle battute di Geppi Gucciari nei suoi confronti ha replicato mostrando una faccia stizzita da matrigna di Cenerentola ho perso proprio ogni empatia. Oh, Heater

Insomma, tirando le somme un esordio ampiamente sotto la sufficienza sotto ogni punto di vista possibile e immaginabile. Potrei rivedere la mia opinione solo se: venisse integralmente cambiato il meccanismo di eliminazione, venisse restituito potere decisionale al pubblico (preferisco vedere Biondo in finale perché lo hanno deciso le patapuffe piuttosto che vederlo lì perché un ex produttore discografico come Zerbi vuole farci credere che abbia uno straccio di valore artistico), venissero sostituiti almeno 9/10 finalisti sui 13 rimasti. Insomma, sostanzialmente, dubito rivedrò la mia idea da qui alla fine. Intanto, comunque, visto lo spettacolo mediocre al quale ho assistito ieri posso dire che quantomeno, dopo aver visto i dati d’ascolto, mi sento totally Milly Carluccioh yeah!

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