‘Grande Fratello Vip 5’: l’opinione di Chia sulla diciottesima puntata

Chia Novembre 14, 2020

‘Grande Fratello Vip 5’: l’opinione di Chia sulla diciottesima puntata

Aspettavo l’ingresso di Selvaggia Roma nella Casa del Gf Vip 5 come i bimbi aspettano Babbo Natale il 25 dicembre (o come gli adulti aspettano il corriere di Amazon durante il lockdown, insomma).

Perché – nonostante quella tizia che abbiamo visto ieri sera in passerella sembrasse più che altro una lontana parente di colei che abbiamo conosciuto come corteggiatrice di Alessio Lo Passo a Uomini e Donne nel 2012 e come fidanzata di Francesco Chiofalo a Temptation Island nel 2017 – io non dimentico chi ad ogni sua apparizione pubblica ci regala immense vagonate di trash, mai. E Selvaggia ne è senza alcun dubbio una fucina vivente.

Divenuta celebre per le lacrime versate copiosamente mentre invocava il suo Lenticchio all’Is Morus Relais e balzata nuovamente agli onori del gossip durante il Prati gate (quando è passata dal difendere strenuamente Eliana Michelazzo al dare vita ad epici catfight social nei quali le due ormai ex amiche si rinfacciavano persino la proprietà delle mutandine che indossavano, lasciando intendere che ci fosse qualche mano lesta in giro…), la Roma ha voluto palesare il proprio potenziale ancor prima di varcare la famosa porta rossa, negando e poi ammettendo di essere lei la new entry positiva al Covid che aveva reso inevitabile lo slittamento dei nuovi ingressi nel reality e soprattutto lanciando una shade ad Elisabetta Gregoraci, alla quale vorrebbe sottrarre il cagnolino Pierpaolo Pretelli (con cui ci sarebbero già stati dei limoni, in passato, da lui tuttavia smentiti e ridotti ad un’eccessiva enfasi che avevano avuto nel salutarsi…).

Appena entrata in Casa (nonostante abbiano tentato invano di far credere ai Vipponi che fosse lì unicamente per un doppio confronto, con EliGreg prima e con Pier poi, una scenetta totalmente inutile visto che Andrea Zelletta gli aveva spoilerato il suo ingresso tipo due settimane fa e la stessa Gregoraci quando l’ha vista in Glass Room e le ha chiesto “Come ti chiami?” nell’udire la risposta ha reagito con un eloquente “Ah, Selvaggia” palesando l’immediato 2+2 che aveva fatto) non ci ha dato grandi soddisfazioni, va detto, visto che è rimasta lì impalata ad incassare i colpi di un’Elisabetta che è stata oggettivamente impeccabile nelle reazioni a caldo, ma forse alla Roma serviva solo il tempo di ingranare dato che ha recuperato abbondantemente nel dopo puntata.

A due mesi dall’inizio del Gf Vip 5 gli argomenti e le dinamiche tra gli inquilini iniziavano a scarseggiare, e qualche nuovo innesto era fondamentale per mischiare un po’ le carte in tavola, ma dopo la squalifica di Stefano Bettarini e l’eliminazione di Paolo Brosio (due new entry che non vedevano l’ora di mettere piede là dentro, ma alla fine sono duranti meno d’un gatto in tangenziale) serviva proprio una bella ventata d’aria poraccia fresca, in quella Casa, ed io ripongo tutte le mie speranze trash su Selvaggia che quanto a rompere gli equilibri non è certo seconda a nessuno (e, a giudicare da quanta gente sembra avere dei conti in sospeso con lei, si aprono anche infiniti scenari di possibili confronti ben più succosi di quelli tra Patrizia De Blanck e Alvaro il falegname, tra l’altro).

Dopo i fasti della diciassettesima puntata (nella quale incredibilmente l’amicizia speciale dei Gregorelli aveva ceduto il passo a qualche dinamica interna ben più succosa e – soprattutto – alla prematura dipartita dei due eroi sopracitati), comunque, dalla diciottesima mi aspettavo molto di più, e invece tutto sommato è stata una gran triturata di maroni, ecco.

Tra una superflua sorpresa strappalacrime e l’altra (ah, a proposito, qualcuno mi spiega perché esiste gente che vede in una come Adua Del Vesco un esempio, di grazia? Sorvolando sui racconti di quanto fosse diventata “aggressiva anche fisicamente” con sua mamma, perché sui momenti davvero difficili che ha vissuto non è carino mettere becco, provando pure a dimenticare il suo passato da attrice che finge relazioni pur di lavorare nelle fiction di Canale 5 e volendo limitarci a ciò che di lei abbiamo visto nella Casa“super fiera e super soddisfatta di me e del percorso che ho fatto qua dentro” include anche le reiterate menzogne pronunciate col rosario in mano, gli outing non richiesti e le scenette lesbo chic? Chiedo per un’amica…) e quelle casuali prove per ottenere l’extra budget per la spesa che prevedono spogliarelli di gruppo improvvisati, utili solo a solleticare il voyeurismo dei Paolo Brosio di tutt’Italia (“tutto sto ambaradam per vedere un culo“, l’ottima sintesi di Fulvio Abbate), l’unica cosa che è balzata prepotentemente ai nostri occhi, ancora una volta, è stata l’incredibile inadeguatezza della conduzione di Alfonso Signorini.

Uno che quando Selvaggia gli dice che “ho conosciuto Pierpaolo due annetti fa” replica “Ah, caspita, una storia importante allora!” capendo fischi per fiaschi (amici della Amplifon, non ve sta a fa una gran pubblicità, io v’o dico…). Uno che premia un concorrente così fondamentale come Enock Barwuah (talmente invisibile nella Casa che manco sa chi nominare, santodddio…) facendogli incontrare Mario Balotelli ventordici volte, ma che nega un semplice saluto tra Stefania Orlando e suo marito Simone Gianlorenzi nonostante quest’ultimo si trovasse a pochi passi da lei dopo il confronto con la Contessa (giustificandosi con un paraculissimo “Io non voglio fare questa televisione“, quando sappiamo bene che ne è uno degli artefici principali). Uno così attento a ciò che accade nella Casa che durante le prove urla “Forza, forza!” nonostante i concorrenti le abbiano già portate a termine da mezz’ora. Uno così sul pezzo su ciò che avviene in settimana che non sa nemmeno chi ha scritto lettere a chi, e mentre si incarta cercando di ricostruire le vicende invoca la pensione (ah, Alfò, almeno su una cosa siamo d’accordo!)

Un conduttore capace (e mi pare evidente che non sia questo il suo caso, ecco) non solo avrebbe ampiamente cavalcato il malcontento generale riguardo i recenti comportamenti di Dayane Mello, ma avrebbe anche seminato zizzania tra i comodini gli inquilini in occasione della catena di salvataggio che ha decretato la nomination di Andrea Zelletta. E invece no, niente, ‘sti poracci devono fare tutto da soli, tipo autogestione al liceo, che se aspettano Signorini stanno freschi.

Che mi pare evidente che – a forza di andare con lo zoppo – anche Pretelli abbia decisamente imparato a zoppicare e sia diventato di un paraculismo imbarazzante, tra il salvataggio della Contessa nonostante ci fossero a rischio i suoi bff Enock e Andrea (col primo che furbescamente lo incitava a salvare la De Blanck ben consapevole che poi lei avrebbe preferito lui a Zelletta) e la nomination a Maria Teresa Rutaperché vado d’accordo con tutti, ma con lei ho legato un po’ meno che con gli altri“. E la sua coda era così palesemente fatta di paglia che è bastato che l’ex tronista gli esternasse la sua delusione “perché io tutelo sempre i miei simili, fino alla morte, e tu mi sei entrato dentro, se ci rimango male è perché mi sono sentito un attimino ferito” perché Pierpaolo andasse in mental breakdown minacciando di abbandonare il reality.

La peggiore là dentro, comunque, a parer mio è sicuramente Dayane Mello. Una che mente sapendo di mentire, e che lancia il sasso per poi nascondere la mano facendo ciò che le riesce meglio, ossia la povera vittima. Roba che ieri sera mi sono persino trovata d’accordo con EliGreg quando sottolineava l’insensatezza di scrivere una letterina a Francesco Oppini (che quest’ultimo ha palesemente accettato SOLO per quieto vivere, non certo per recuperare il rapporto ormai compromesso con la modella) se poi doveva continuare a parlare male di lui con chiunque (nello specifico Pier, che però le balle di esporsi anche anche a sto giro le caccia fuori al prossimo…). E smettiamola di tutelarla “perché è una donna e una madre“, perché noi donne non siamo dei panda in via d’estinzione che andiamo difese per partito preso e – soprattutto – perché la prima che si scorda di essere tale è proprio lei. Tipo quando raccontava compiaciuta di come si era strizzata le poppe con fare zenzuale per provocare Bettarini, per esempio.

Capisco che Oppini sia visto da molti come la causa di tutti i mali del mondo, che mi manca solo leggere qualcuno che gli attribuisce anche la colpa della pandemia e poi abbiamo fatto bingo, ma per quanto lui possa avere sbagliato – ed ha sbagliato, senza alcuna giustificazione – pronunciando quelle frasi tremende nei confronti della Mello, quest’ultima NON E’ DA MENO, regà. E ce lo ha dimostrato in tutti e 45 reality a cui ha partecipato, del resto. Calcolatrice fino al midollo (l’ha ammesso lei stessa di essere partita con l’idea di farsi la storiellina nella Casa perché sa che certe cose fanno presa sul pubblico…) ma – ahilei – ben poco furba, visto che si lamenta perché “non è che se bacio Adua devo essere per forza lesbica” quando era stata proprio lei poco prima ad applicare lo stesso ragionamento basico ai baci tra Tommaso Zorzi e Oppini (molto più casti di quelli che lei si è scambiata con la Del Vesco, ai quali ci ha aggiunto maliziosa un carico di pathos utile a sfruculiare le fantasie degli ometti davanti alla tv, comunque). E visto che alla clip sulle becere frasi di Francesco aveva reagito con uno stizzito “Che schifo” per cavalcare il momento, quando di fronte all’esternazione ugualmente di pessimo gusto di Balotelli non aveva mostrato lo stesso fastidio ma anzi “tranquillo, ti conosco, lo so che mi vuoi bene“.

Ben venga la libertà sessuale e il girl power, ma non oso pensare cosa sarebbe successo se fosse stato Bettarini a definire Dayaneuna da una escopata e basta” (specie visto che o lei ha mentito ora nel Confessionale, o mentiva in tutti i salottini televisivi che ha girato di ritorno dall’Isola raccontando il suo amore folle per l’inviato…). O che sommossa social sarebbe nata se fosse stato Oppini a descriverla come “una cessa che si deve guardare allo specchio perché non è manco così figa“. Una così sfacciata, nelle sue tattiche di gioco, che mi sorprendo che qualcuno là fuori tenti pure di farla passare da vittima inconsapevole, eh.

Altro che sorpresine preconfezionate da Alfonso, comunque: lo scambio di lettere tra Tommaso e Francesco è stato forse il momento più vero ed emozionante che abbiamo vissuto finora in quella Casa. E visto che “chi ha il sospetto ha il difetto” giusto una come la Mello poteva uscirsene dicendo che Oppini s’è avvicinato a Zorzi per calcolo, DOPO l’aereo arrivato per loro, perché se c’è un dettaglio che prova l’autenticità e la sincerità del loro rapporto – seppur costellato da quel pizzico di drama che appassiona noialtri da casa – è proprio il fatto che sia nato fin dall’inizio della loro permanenza a Cinecittà, in tempi assolutamente non sospetti (visto che Tommaso si è conquistato il cuore dei telespettatori col passare delle puntate, e se quello di Oppini fosse stato un mero ragionamento basato sui follower allora avrebbe dovuto legarsi in egual modo alla Gregoraci che di seguaci ne ha più dell’influencer, e non mi pare sia andata così…). Che il loro legame sia incredibilmente forte, tremendamente empatico e ben diverso da qualsiasi altro nato là dentro, invece, è sotto gli occhi di tutti.

Nonostante questo, spero che lunedì Dayane non esca perché assolutamente funzionale ai catfight più beceri della Casa, e – nonostante quell’esclamazione dal retrogusto di spoiler di Signorini che, durante la sorpresa con sua sorella Alessia, ha detto “Questo Natale lo dovete passare insieme” cogliendo impreparato l’ex tronista che aveva sentito alla finestra che il reality sarebbe durato fino a febbraio… – spero che anche Zelletta rimanga in gioco visto che finalmente sta cacciando fuori un po’ di attributi e si sta inserendo ad ampie falcate nel disagione.

Tra i tre nominati mi spiace ma il più sacrificabile è sicuramente Massimiliano Morra, che sarà sicuramente un bravissimo ragazzo ma per nulla funzionale ad un programma come questo. E la querelle con Tommaso Zorzi l’ha ampiamente dimostrato, ecco. Perché è vero che “chi si fa i fatti suoi campa cent’anni” ma non al Gf Vip, dove se scegli di partecipare lo fai perché vuoi esporti e metterti in gioco, non posizionarti silente e immobile in una vetrina. E per carità, chiunque può cambiare opinione sulle cose, ma se questo avviene – di solito – è perché a variare sono i pezzi del puzzle che compongono il quadro generale della vicenda, non certo gli interlocutori. Morra, invece, era passato nel giro di dieci minuti dal dare ragione all’influencer che avanzava dubbi sulla limpidezza di Dayane nei confronti di Adua al rinnovare la propria vicinanza alla modella a cui sì, ha esternato mezza perplessità, ma per poi andare subito oltre rimarcando “la bella amicizia che è nata tra voi“. Ed in un così breve lasso di tempo dubito fortemente sia accaduto qualcosa di talmente determinante da stravolgere completamente un’opinione. E’ più probabile, invece, che Massimiliano abbia un carattere così inconsistente dal seguire mollemente la corrente ovunque vada, senza nemmeno provare ad opporsi ad essa per evitare qualsiasi contraddittorio. Troppa fatica, effettivamente.

Unica luce in fondo al tunnel insieme ad una sempre iconica seppur bistratta Stefania Orlando, ça va sans dire, Tommaso. Che in quei dieci minuti scarsi in cui ha tenuto banco col Gf Vip Fashion Show – tra “la camminata di chi si è appena scolata una bottiglia di whisky” parlando di Myriam Catania e quel “appena vengo lì facciamo un aperitivo, mi travesto da amica” rivolto a Matilde Brandi – ha mostrato una dote così innata nell’improvvisare che in un attimo ha annichilito anni di scalette pietose che gli autori si studiano per giorni. Zorzi non solo è la vera anima di questa edizione del Grande Fratello (che, senza le dinamiche che lo vedono protagonista e i giochini perfidi a cui da vita per passare il tempo, dubito fortemente avrebbe lo stesso successo) ma uno come lui – così ironico, diretto e sarcastico, con una tale velocità di pensiero da cogliere spesso impreparati i suoi interlocutori, dalla risposta perfetta sempre pronta e decisamente abile nel seminare zizzania e cavalcare polemicozzi essendo cresciuto palesemente a pane e trash – sono certa sia solo questione di tempo perché faccia le scarpe a Signorini. Che nel frattempo je può solo spicciare casa.

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