Fedez risponde alle critiche e spiega perché ha pubblicato gli audio delle sue sedute dallo psicologo

Il cantante dice la sua dopo le polemiche che si sono scatenate in seguito al suo gesto

Giusy Giugno 15, 2022

Fedez risponde alle critiche e spiega perché ha pubblicato gli audio delle sue sedute dallo psicologo

Gli audio delle sedute dallo psicologo pubblicati da Fedez qualche giorno fa hanno subito provocato una reazione mediatica. Il popolo del web si è praticamente spaccato in due. C’è chi ha visto nel gesto del rapper milanese un modo per avvicinarsi alle persone che stanno combattendo la sua stessa battaglia. Di fronte alla malattia siamo tutti uguali. Tutte le barriere sociali ed economiche vanno abbattendosi, facendoci capire cosa è davvero importante.

Altri invece, fra cui Selvaggia Lucarelli, gli hanno puntato il dito contro.  Molti hanno visto nel suo atteggiamento la voglia di stare sempre sotto ai riflettori. Secondo la giornalista, il marito di Chiara Ferragni non riesce a tenere separata la sfera privata da quella pubblica.

Oggi Fedez, ospite di Tony Severo, Rosario Pellecchia e Romina Pierdomenico nel programma “105 Friends”, ha voluto replicare alle critiche dei giorni scorsi:

Io non avevo idea che avrebbe potuto scatenare un dibattito così grande all’interno della comunità psichiatrica o della psicoterapia. Il mio tema è semplice: innanzitutto registrare le sedute è una cosa normalissima che si fa, pubblicarla un po’ meno.

Soffro di insonnia, mi sveglio molto presto la mattina, tipo alle 5, alle 6.
Io non avevo mai riascoltato quell’audio, quella mattina me lo sono riascoltato e ho cominciato a piangere come un cretino.

Sto cercando di tenere aperta la finestra della mia malattia per non dimenticare, quella finestra mi aiuta a rivalutare le priorità della mia vita. Quindi riascoltando quell’audio per un attimo sono tornato indietro a quando ho scoperto di avere questo tumore. L’unica testimonianza che avevo era Google che mi diceva che sarei morto da lì a sei mesi, come capita sempre qualunque cosa di salute cerchi su Google.

Nella seduta dico ‘Io non ho paura di morire, ho paura che i miei figli non si ricordino di me’ ed è una sensazione di dissociazione brutta, ti senti strano. Dici ‘non sto vivendo bene questa cosa’ e quindi dire ‘Guardate che se in questo momento anche solo una persona sta vivendo quella sensazione che anch’io l’ho vissuto e ne sono uscito più o meno decentemente, forse ti fa sentire un po’ più su”.

Un’altra cosa che c’è da dire è che le persone non fanno le cose per un solo motivo, le persone si mobilitano per una serie di motivazioni. Ovvio che in quello che ho fatto c’era anche la voglia di avere una carezza pubblica o di voler esorcizzare il male che ho provato, c’era questo ma c’era anche dell’altro.

Quindi oggi leggere i giornalisti che mi danno del narcisista come se dicessero che sono un c*** . Ecco, io cito George Bernard Shaw.  ‘Non mi piace fare la lotta nel fango con i maiali, uno perché ti sporchi tutto, ma soprattutto perché ai maiali piace’.

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