Amici 21: l’opinione di Chia sulla semifinale

Chia Maggio 8, 2022

Amici 21: l’opinione di Chia sulla semifinale

Più che la semifinale di Amici 21 quella andata in onda ieri sera mi è sembrata un’incredibile (intesa proprio come ‘non credibile‘) percul*ta, e a farne (ingiustamente) le spese è stato Dario Schirone.

Solo Dario Schirone. Perché a sorpresa, dopo aver annunciato da giorni una finale a 5, c’è stato casualmente un parimerito (eventualità più unica che rara, se ci pensate, visti i voti dall’1 al 10 che doveva assegnare la giuria…) che ha salvato le chiappe sia ad Albe che a Serena Carella. Che strano, eh? Dopo tutto quell’hype all’una di notte, dopo che Maria De Filippi gli aveva fatto credere che avrebbero scelto loro chi tra i due sarebbe andato in finale, il plot twist che non ti aspetti: la finale a 6.

Amici 21: l’opinione di Chia sulla semifinale

Ad Amici non si vedeva una finale a 6 dalla seconda edizione, tipo. E, vi dirò, potevamo tranquillamente continuare così. Che una finale a 6 vuol dire ventordici esibizioni da 30 secondi ciascuna buttate lì tra un guanto di sfida cringe tra prof e un siparietto di Nino Frassica che fa divertire solo la conduttrice. Una gran confusione, praticamente, a discapito del talento.

Ma effettivamente che volete che gliene freghi del talento se arrivano ad inventarsi una finale a 6 così, de botto, dopo aver eliminato pezzi da 90 come Carola Puddu e – soprattutto – se tra i 7 semifinalisti l’unico che secondo loro si meritava di esserne escluso era Dario.

Uno dei ballerini più promettenti di questa edizione silurato così, con cinica freddezza e in quattro e quattr’otto, dopo averlo sbeffeggiato per tutto il serale. E a mortificarlo continuamente non è stata solo Alessandra Celentano ma anche una giuria sempre più indecente che è stata capace di non assegnargli un punto manco a pagarlo. Roba che gli avevo sentito fare più complimenti lo scorso anno a Rosa Di Grazia e Martina Miliddi, e ho detto tutto.

Amici 21: l’opinione di Chia sulla semifinale

Ognuno ha le proprie idee, i propri gusti e le proprie preferenze, ci mancherebbe. Ma ci dovrebbe anche essere un limite a tutto, e secondo me con Dario questo limite è stato ABBONDANTEMENTE SUPERATO. Ieri sera, durante l’ennesimo battibecco tra la Celentano e Veronica Peparini, di fronte a quei primi piani del ballerino mi si è proprio stretto il cuore. Gli si leggeva in faccia tutta la fatica fatta in questi otto mesi, tutto l’impegno che ha sempre messo per migliorarsi e tutto il dispiacere per non essere stato capito. Mai, nemmeno una volta.

Avevano tra le mani un ballerino giovanissimo e ricco di potenzialità. Uno dei pochi in grado di non sfigurare di fronte ad un oggettivo talento come Michele Esposito (che a questo punto PRETENDO vinca il circuito danza, perché sarebbe uno scandalo il contrario). Un ragazzo pieno di energia, che sin dall’inizio di questa esperienza si è cimentato in qualsiasi stile di danza senza mai tirarsi indietro. Mai.

E non l’ha fatto neanche al serale, nemmeno di fronte ai guanti di sfida più ostici (quelli che gli venivano assegnati con la precisa intenzione di fargli fare la peggior figura possibile, per intenderci). E non certo per presunzione o perché credesse di poterli eseguire meglio degli avversari, anzi. Semplicemente perché per lui erano l’occasione perfetta per studiare e imparare qualcosa di nuovo (visto che fuori da lì “le lezioni costano, e tanto anche!“).

Puntata dopo puntata sono riusciti a umiliarlo, a farlo dubitare delle sue capacità, a spegnere la luce che aveva negli occhi. Un trattamento INDECENTE, quello che gli è stato riservato, culminato nell’attacco di panico di ieri sera. E di fronte a quello per me non ci sono giustificazioni che tengano. Inclusi gli imbarazzanti tentativi della DeFy di buttare tutto in caciara perché “tanti si sono sentiti dire di peggio e sono sopravvissuti. Cerca di non prendere come personale ogni cosa che dice Alessandra, non è contro di te“. E per fortuna.

Si possono avere le proprie opinioni ed è lecito esprimerle, specie in un contesto come quello, ma c’è modo e modo per farlo. E che per esaltare i propri allievi si arrivi senza alcuna remora a calpestare con ferocia quelli altrui, dimenticandosi che si è pur sempre di fronte a dei ragazzini, per me è AGGHIACCIANTE. Le critiche, se costruttive, sono quanto di più utile ad un artista per crescere. Ma quando sono così spietate, totalmente gratuite e volutamente offensive per quanto mi riguarda descrivono più chi le fa che chi le riceve. Questo è.

Sono sicura che Dario fuori da lì ne farà tanta, di strada. Perché se è riuscito ad eseguire certe performance pur non spiccando oggettivamente per doti fisiche è proprio perché di talento ne ha. E pure parecchio. Non a caso l’avevo inserito nel mio personalissimo podio di questa edizione insieme a Sissi Cesana e Alex Rina.

E mentre Sissi (almeno lei, grazie al cielo!) ha ricevuto un sacco di complimenti, in questo serale, non si può certo dire lo stesso di Alex. Come Dario, messo alla prova nelle sfide più improbabili e meno eque possibili. E, come Dario, prima di vedergli conquistare mezzo punto gli è toccato sudare sette camicie. Cosa per me totalmente assurda, vista la voce potente, precisa e pulita che si ritrova. Sì, forse non avrà ancora raggiunto la confidenza col palco che ha Luigi Strangis, forse non gli vedremo improvvisare coreografie nel bel mezzo di un brano come Albe. Però PORC*DIQUELLAMISERIA, ma dopo averlo ascoltato in Another Love o Halo che gli vogliamo di’? Eddai, su.

Cioè, giusto uno come Rudy Zerbi può avere il barbaro coraggio di trattarlo come fosse il figlio della serva, eh. Uno che ha perorato la causa di Biondo e Riky che mette in dubbio le (oggettive) qualità di Alex. E niente, fa già ridere così. Dal canto mio apprezzo che non tutti i professori siano come lui, ma ci sia chi come Anna Pettinelli o Lorella Cuccarini si dimostra in grado di mettere in risalto le doti dei propri allievi senza necessariamente dover far fare brutta figura agli altri. Puntando innanzitutto a regalare un bello spettacolo a chi sta a casa, ma rispettando anche i ragazzi. Tutti i ragazzi.

Tirando le somme, io Alex e Sissi li trovo ASSOLUTAMENTE di un altro livello, per quanto mi riguarda giocano proprio un campionato a parte. Però dopo otto mesi di daytime alla fine mi sono affezionata un po’ a tutti, c’è da dirlo. Sono ragazzi giovani che inseguono il loro sogno, ce la stanno mettendo tutta e sono cresciuti parecchio, settimana dopo settimana. E se riusciranno a ritagliarsi un posto nel mondo non potrò che essere felice per loro.

Certo, qualcosa che mi ha lasciata abbastanza perplessa c’è comunque. E no, non sto parlando del palese tentativo di Maria di mettere in scena il sequel del drama NigiottiD’Amario, quanto della reazione della coppietta. E mentre Albe non ci ha pensato mezzo secondo, ed era pronto a rinunciare al sogno di tutta la sua vita per Serena, è sembrato solo a me che lei non si stesse facendo alcuno scrupolo all’idea di scippare zitta zitta la finale al fidanzatino?

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