Amici 23: l’opinione di Tranquifranci sulla quinta puntata del serale

Redazione Aprile 21, 2024

Amici 23: l’opinione di Tranquifranci sulla quinta puntata del serale

A commentare la quinta puntata del serale di Amici 23 una delle utenti storiche del nostro blog.

Eccovi l’opinione della nostra Tranquifranci:

La puntata si apre con Maria De Filippi vestita di rosso e i tre giudici impegnati in un’esibizione, della quale ricordo solo Giuseppe Gioffrè unto come un’anguilla scivolosa che balla a petto nudo e poi qualcuno che gli infila un indumento, tipo camicia di forza bianca, tra le proteste delle scalmanate ragazze del pubblico che volevano continuare a vederlo versione nak3d.

Amici 23: l’opinione di Tranquifranci sulla quinta puntata del serale

Si passa subito al giudizio sospeso di Michele Bravi sulle due possibili eliminate della scorsa puntata, Lil Jolie e Sarah Toscano.

Lil canta Cercami di Renato Zero e Sarah canta Per un’ora d’amore.

Il commento finale di Michele Bravi, volendolo spacciare per un complimento, è stato: “Lil, tu sul palco porti l’inadeguatezza“.

Prima di passare a tutto il resto devo fare una premessa che ho sul groppone dai tempi del pomeridiano:

Quest’anno ho sentito molte volte (troppe) i vari giudici giustificare voti alti con “mi piaci perché mi arriva tutta la tua ansia“, “ti metto un voto alto perché rappresenti il disagio“, “ti do il punto perché sei un grande malessere“, “sul palco sei il disordine con due gambe, ma voto te“.

Raga, veramente, basta. Non si possono sentire queste descrizioni del disastro mascherate da complimenti. Io auspico un ritorno più spartano nei parametri dei giudizi. Esigo una gara nella quale se un Ayle arriva paonazzo a fine esibizione, facendomi salire l’ansia, nessuno dica che è proprietario di una nuova virtù. Dove se una Gaia De Martino, che vorrebbe fare la ballerina, si rifiuti di ballare questo e quello perché ha vergogna di ballare coi pantaloncini, le si dica che forse ha scelto la strada sbagliata. Dove se una Lil si travesta da clochard per tutto il pomeridiano, con i capelli davanti alla faccia perché ha vergogna, o che arrivi al serale e prima e dopo ogni canzone abbia bisogno della seduta dallo psicologo, nessuno mi venga a raccontare che è cosa buona giusta.

Sarò old school, ma io vorrei vedere artisti a proprio agio che il palco se lo mangino. Non una banda di scoppiati in preda al panico.

Perché forse forse il fine ultimo di un artista è intrattenere il pubblico, far evadere le persone dalla routine, regalarci una gioia, insomma.

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Mi sono lasciata infervorare dalla questione e mi sono dimenticata di scrivere che (giustamente) la prima eliminata della serata è stata Lil.

Non sono una grande fan di Sarah, ma ammettiamolo: sul palco è sempre molto a suo agio, tutte le sue esibizioni sono state carine e godibili, e sono anche d’accordo con Lorella Cuccarini quando dice che il suo percorso sia stato in crescita. Mentre, al contrario, il percorso di Lil è stato abbastanza in picchiata. È entrata con l’appoggio di Rudy Zerbi e i voti alti dei giudici, per arrivare al serale in un’altra squadra, tenendo tutti ogni volta col fiato sospeso e col dubbio se riuscisse o meno ad arrivare sana e salva alla fine della canzone.

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Le sfide delle squadre, si sa, iniziano sempre con gli Zerbano (Zerbi e Alessandra Celentano) che stavolta hanno pure vinto tutte e tre le manche.

La prima sfida tra Holden e Sofia Cagnetti è stata annullata perché Gioffrè non sapeva a chi dare il voto (ho il triste presentimento che questa prassi diventerà sempre più comune nelle prossime puntate).

Io comunque non avrei avuto dubbi a dare il punto a Sofia che è stata bravissima, agile e spigliata, mentre Holden ha praticamente distrutto Everybody Hurts.

Non me ne vogliano le bimbe di Holden, al quale riconosco un timbro gradevole e riconoscibile e qualche inedito carino e orecchiabile, ma a onor del vero, da quando è iniziato il pomeridiano, il maggior distruttore di cover di questa edizione è stato proprio lui. Tra testi dimenticati, inglese maltrattato, stecche e sguardo da rospo psichedelico, il mio premio distruttore va a lui.

Nella seconda prova ho visto la mia esibizione preferita della serata: Marisol Castellanos che ha finalmente portato in scena il famoso guanto di sfida di pole dance, che era stato annullato perché ritenuto non equo.

Un breve video della mia espressione durante l’esibizione di Marisol:

Bellissima, elastica, sicura, sexy. In poche parole un Talento con la T maiuscola.

Ecco i 2 milioni di like da parte mia per Marisol:

Sarah e Mida nel duetto sono stati abbastanza osceni. Presi singolarmente non mi fanno impazzire, ma non sono neanche così malaccio. In due erano davvero mal assortiti. Infatti hanno perso il punto.

Poi Mida ha vinto il punto contro Dustin Taylor (sempre molto bello, molto bravo e molto sexy) cantando i Gipsy King. Alla fine ci stava, era la solita canzone caciarona, mezza in spagnolo, ritmo caliente e olé. Insomma, Mida era nella sua comfort zone.

Non impazzisco per Mida, non mi pare abbia questa gran voce, le barre a volte carine, a volte meno (esteticamente tra i tutti i venezuelani che conosco, mi pare pure il meno belloccio), ma gli riconosco molta determinazione e – come dice Lorella – “la fame, che a volte porta a fare molti passi in avanti“.

Ultimo punto della prima manche va a Petit che ha cantato Sciccherie.

Ficcatine Ficchechie Succhialie Coccoline? Vorrei potervi scrivere di averci capito qualcosa, ma purtroppo no.

Per quanto riguarda Petit, nel pomeridiano era uno dei miei preferiti, ma nel serale lo sto notando un po’ sottotono. Qui c’è da riprendere il discorso fatto prima: il palco del serale ad alcuni toglie e ad alcuni dà.

Io credo che Petit abbia avuto la gran fortuna di essere arrivato nel momento giusto, nell’annata dell’orgoglio napoletano, e quindi di essere in qualche modo favorito dall’ondata degli orfani di Geolier.

Nella manche contro i Todarelli o Pettimondo abbiamo finalmente visto ballare la supplente di Gaia, tale Aurora Ranvestel. Innegabile presenza scenica, grandi occhioni azzurri e molta sensualità. Riesce anche a portarsi a casa un punto (si può dire che la supplente ha fatto meglio della sua titolare? Io lo dico eh!).

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E poi abbiamo sentito cantare Martina Giovannini, l’unica voce dell’edizione che non mette ansia, che non ti mette l’angoscia addosso che non riuscirà a finire il brano. In pratica, l’unica vera cantante di quest’anno. Penalizzatissima dal look da signora, nonostante Cristiano Malgioglio abbia detto che ieri sera in fuxia sembrasse giovane. In realtà io non ho visto questo grande cambiamento.

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Si passa al guanto di sfida prof.

Hanno vinto i CuccaLo: bellissimi e bravissimi con West Side Story.

ZerbiCele con parruccona afro, un po’ giù di tono rispetto al solito.

Ma per me, il punto doveva andare alla Pettinelli volante, con la sua presa delfino che per poco non arrivava al tetto.

Nell’ultima manche hanno rivinto gli ZerbiCele contro i CuccaLo e al ballottaggio finale ci sono finiti Mida, Sarah e Aurora (nelle veci di Gaia). Quest’ultima, tra l’altro, sembrava stesse gufando Aurora e da qui la domanda: Gaia aveva capito o no che eliminando Aurora sarebbe andata a casa pure lei?

Si passa al momento della comica Barbara Foria, che ha fatto tutto il monologo sull’amicizia col rossetto sui denti, tipo sugo.

Finalmente in casetta, Maria De Filippi rivela che a lasciare la scuola è Gaia. Ho già detto all’inizio cosa penso di questa eliminazione, quindi non mi ripeto.

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Si chiude questa puntata con l’ultima sorpresa della serata: Maria comunica a Gaia di aver vinto una borsa di studio da una compagnia di ballo in Portogallo e Gaia risponde “è meglio che non lo dico a casa, non credo mi facciano andare“. Sipario!

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