Grande Fratello Vip 6: l’opinione di Isa sulla finale

Isa Marzo 15, 2022

Grande Fratello Vip 6: l’opinione di Isa sulla finale

Ed è finita proprio come speravo finisse. Questa lunga, lunghissima, edizione del Grande Fratello Vip è terminata col trionfo, netto e schiacciante, di Jessica Selassié ed io, per la seconda volta, dopo la vittoria di Tommaso Zorzi lo scorso anno, mi sono trovata proprio sul divano ad esultare.

E ho esultato perché Jessica secondo me se l’è meritata tutta, ma proprio tutta.

E’ partita in sordina, di lei si parlava pochissimo, viveva nell’ombra delle sue sorelle, si intuiva (o almeno io lo avevo intuito da subito) che tra le sisters fosse la più matura, quella riflessiva, quella che riportava l’ordine quando le sue sorelle perdevano la bussola, ma lei rimaneva lì, sempre un passo indietro, con Lulù e Clarissa che, con i loro caratteri esplosivi ed esuberanti, si prendevano tutta la scena.

Jessica è venuta fuori piano piano, l’abbiamo vista cambiare davanti ai nostri occhi nel corso di questi mesi, un cambiamento non solo fisico (checché ne dicano la Sorge e la Bruganelli che hanno simpaticamente ridotto il suo percorso alla perdita di peso… ah, questa solidarietà femminile e questo sottolineare le cose che contano davvero per una donna…) ma soprattutto una presa di coscienza, la consapevolezza di valere, anche e soprattutto da sola, non soltanto come ‘sorella di Lulù‘ o ‘sorella di Clarissa‘, la consapevolezza di essere bella (nel senso meno superficiale del termine), di essere donna e non più ragazzina, di non avere motivi per non essere sicura di sé, di non avere motivi per stare sempre un passo indietro invece che farne un paio in avanti.

Ai miei occhi, inoltre, la vittoria di Jessica è stata anche la vittoria della gentilezza sull’arroganza, dell’eleganza sulla più sfrenata maleducazione. Per carità, lungi da me dire che sia una santa e che non abbia anche lei fatto i suoi scivoloni o avuto torto in determinate situazioni, i santi non esistono e se esistono non stanno di certo nella casa del Grande Fratello, ma al netto di tutto ciò che si è visto in questa edizione, al netto di cattiverie spropositate, di gente egoriferita oltre il limite del tollerabile, al netto di presunzione, arroganza e cafonaggine nei modi e nelle intenzioni, Jessica secondo me ha spiccato in positivo. La gentilezza dimostrata spesso e volentieri anche verso chi le aveva detto le peggiori cose, la pazienza nel non rispondere a certe provocazioni, la pazienza anche nel gestire i caratteri – diciamocelo, un po’ difficili – delle sorelle, insomma, queste sono cose che a mio avviso il pubblico ha notato, apprezzato e premiato.

Sono davvero, davvero contenta per lei e mi auguro che da ora in avanti si renda conto che è proprio il suo lato semplice e spontaneo ad aver conquistato il pubblico, e che abitini trash, botox e trucco eccessivo fanno parte più di un ruolo che hanno voluto attribuirle che della persona che ha dimostrato di essere in questi mesi.

E’ stato un piacere ‘conoscerti’, cara Jessica, in bocca al lupo per ogni cosa, davvero.

grande fratello

Secondo posto per Davide Silvestri che, onestamente, è il peggio che avrebbe potuto augurargli ogni suo nemico perché, parliamoci chiaro, se proprio devi perdere meglio perdere prima, non c’è nulla al mondo che faccia rosicare più di un secondo posto!

Come ho avuto modo di dire più volte, Davide per me è un bravo ragazzo, una brava persona. A fregarlo, secondo me, è stato l’eccessivo spirito competitivo, uno spirito competitivo così esasperato (anche perché, insomma, stai gareggiando per il Grande Fratello mica per la finale dei mondiali) da essersi trasformato, in alcuni frangenti, in vero e proprio cinismo. E lo ripeto, Aldo Montano su di lui aveva visto lungo già dalle prime settimane: “Ci metti una cattiveria esagerata, inadeguata al contesto, non la metto nemmeno io alle Olimpiadi“.

Davide, soprattutto nelle ultime settimane, era capace di iniziare a parlare di strategie e nomination da un secondo dopo aver aperto gli occhi la mattina, a un secondo prima di chiudere gli occhi la seria. E ci sta che tutti vogliano vincere, per carità, però che macigno sulle pal*e, dai.

grande fratello

Di lui ho comunque apprezzato il fatto di essersi spesso esposto, di aver detto la sua, di aver preso posizione, non è stato un concorrente privo di carattere, ecco. Certo, spesso le posizioni che ha preso non le ho condivise (ricordiamo è stato un vassallo della Ricciarelli praticamente fino all’ultimo) ma quantomeno non è stato trasparente (eccetto che per un mesetto circa in cui era entrato nel tunnel della panificazione e davvero credo di non avergli visto fare altro se non impastare, stendere e infornare h 24). Il ricordo più carino che ho di Davide, comunque, resta la sua faccia emozionata e la dolcezza delle parole rivolte alla fidanzata quando è venuta a fargli la sorpresa in Casa… la compostezza nell’esprimere i sentimenti mi colpisce sempre, davvero davvero carini loro.

Il terzo posto di Barù farà storcere il naso a molti ma io invece credo che lui un posto alto in finale lo meritasse perché, una volta uscito anche il Man del Game, Barù è stato probabilmente il personaggio maschile ad aver più catalizzato su di sé le attenzioni del pubblico. Un personaggio diverso dai soliti, stravagante, di difficilissima lettura, a tratti incomprensibile, capace di alternare uscite pessime ad osservazioni che denotano grande sensibilità. Forse davvero il più grande rebus di questa edizione ma, proprio per questo, super affascinante ai miei occhi. Negli ultimi due mesi mentre in prima serata si parlava sempre delle solite dinamiche geometriche trite e ritrite, nei live il peso di Barù si sentiva eccome.

La ship tra lui e Jessica ha oggettivamente stravolto le sorti del programma, è nato un fandom enorme che ha preso in mano le redini dei televoti e ne ha deciso ogni sorte, come non accadeva dai tempi dei fandom storici di Mauro Marin o Federica Lepanto. Una ship amata da molti, denigrata da altrettanti, una ship che forse non ha alcun fondamento, o forse sì, ma in ogni caso è esistita, ha appassionato il pubblico, ha fatto numeri che nemmeno le ship di coppie belle e formate riescono ad avvicinare, ha ottenuto dati social che spesso hanno doppiato i dati dei social ufficiali del programma, e quindi ha già ampiamente adempiuto al suo ruolo. Quello che succederà da ora in avanti tra i due protagonisti non sarà più affar nostro, ma i Jerù resteranno sicuramente un pezzo di storia di questa edizione, una storia bella per chi li ha apprezzati, “quelli che hanno rovinato il programma” per chi ha visto il loro agguerritissimo fandom eliminare tutti i propri preferiti.

Al secondo posto, invece di Davide, io avrei voluto Lulù. Ecco, Lulù è, senza ombra di dubbio, un altro pezzo di storia di questa edizione. Un personaggio così particolare, così caratteristico, così sui generis che lei, le sue lentiggini, le sue codine e la sua borsetta, sono già entrate nell’immaginario collettivo (io sempre ferma alle bambine travestite da Lulù per carnevale, per intenderci).

Onestamente non pensavo che Lulù avesse concrete chance di vittoria perché il suo carattere è ancora un po’ troppo acerbo e in più occasioni i suoi comportamenti hanno pesantemente spaccato il pubblico, però, davvero, nel suo caso vincere o non vincere conta poco perché è un personaggio così singolare che di lei ci ricorderemo anche tra qualche anno, e questa in fondo è la vittoria più grande. Aver inciso, essere ricordati, questo è quello che mi augurerei se partecipassi ad un reality show, e questo è ciò che secondo me la fatina è riuscita a fare.

Adesso guarderò con piacere l’evoluzione della storia tra lei e Manuel Bortuzzo, dopo una prima fase in cui ero molto critica ho iniziato a ricredermi su di loro (quando ancora quasi tutti erano ancora critici, ed infatti mi beccai una valanga di pernacchioni, as usual LOL) e credo realmente che allo stato attuale siano super coinvolti. Se poi si tratti di una bolla legata alle estremizzazioni che genera quel programma o di un vero grande amore ce lo dirà il tempo, io sicuramente faccio il tifo per loro.

Una carezza virtuale anche a Giucas Casella, un uomo che a oltre 70 anni si è adattato a convivere con decine di sconosciuti, si è prestato ai giochi, ha ballato, cantato (e fumato, mamma mia quanto ha fumato). Non avrà inciso molto sulle dinamiche di gioco, ma ad un certo punto meglio questo invece che incidere con cattiverie e sproloqui (ogni riferimento è puramente casuale). Tra l’altro l’abbraccio tra lui e James, il bacio in fronte del figlio al padre, in questo tenerissimo scambio di ruoli che porta il passare degli anni, è stato uno dei momenti più teneri della serata, per quanto mi riguarda.

Cala il sipario su questa sesta edizione, si sono spente le luci della Casa e in fondo, nonostante le decine di critiche (che confermo una per una) mosse in queste oltre 40 puntate, devo dire che mi sono divertita. Mi mancherà il Man del Game con il suo trash infinito, mi mancherà quel grand’uomo di Aldo Montano (per me tra i migliori personaggi maschili non solo di questo, ma di tutti i più recenti reality), mi mancherà persino Manila Nazzaro con la pezzetta in mano che sclera per i piatti sporchi.

Stiamo vivendo anni difficili, periodi drammatici, e per sei mesi guardare Mediaset Extra e fingere, almeno per qualche secondo, che gli unici problemi fossero strategie e nomination, è stato come prendere una boccata d’aria, come avere un momento di respiro e leggerezza in un mare di angoscia.

Ci si risente a settembre, adesso per noi è tempo di indossare le maglie dorate del serale di Amici e di tirar fuori costumini e creme abbronzanti per volare in Honduras.

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